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Vangelo di oggi + breve spiegazione teológica

4 novembre: San Carlo Borromeo, vescovo
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Testo del Vangelo (Gv 10,11-16): In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore (...). Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore.

San Carlo Borromeo, vescovo (1538-1584)

REDAZIONE evangeli.net (tratte da testi di San Giovanni Paolo II) (Città del Vaticano, Vaticano)

Oggi consideriamo che San Carlo è proprio uno di quei santi, a cui è stata data la parola "per far conoscere il Vangelo" del quale era "ambasciatore". Egli compì questa missione in modo eroico con la totale dedizione delle sue forze. La Chiesa guardava a lui e se ne edificava: in un primo tempo, nel periodo del Concilio Tridentino, ai cui lavori partecipò attivamente da Roma, sostenendo il peso di una corrispondenza serrata, collaborando a condurre ad un favorevole esito la fatica collegiale dei Padri Conciliari... In seguito, lo stesso Cardinale come Arcivescovo di Milano, successore di san Ambrogio, diventa l’instancabile realizzatore delle risoluzioni del Concilio, traducendole in pratica mediante diversi Sinodi diocesani.

A lui la Chiesa deve un radicale rinnovamento del clero, al quale contribuì l’istituzione dei Seminari, il cui inizio risale proprio al Concilio di Trento. E molte altre opere, tra cui l’istituzione delle confraternite, dei pii sodalizi, degli oblati-laici (che già prefiguravano l’Azione Cattolica), i collegi, gli ospedali per i poveri, e infine la fondazione del 1572 dell’Università di Brera.

—L’attività di san Carlo, la cui vita si potrebbe sintetizzare in tre magnifiche espressioni: egli fu un Pastore santo, un Maestro illuminato, un accorto e sagace Legislatore.