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Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo. Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
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Oggi il miracolo "funziona" in un’altro modo. Il paralitico è lì disteso a terra, per 38 anni. Povero disgraziato! Incapace di nulla. Gesù si anticipa e domanda. Il paziente Gli spiega che cosa gli accade, ma neanche chiede la sua guarigione ... Non gli viene nemmeno in testa. Tanti anni! Tale triste situazione rimuove l’nterno di Cristo-Dio...
Così è l'umanità, paralitica e malata di "peccato originale". Certe volte nemmeno lo pensiamo. Eravamo da tempo “Distesi a terra” in uno stato lamentabile. Nulla che potessimo fare. Nemmeno ci veniva in testa che Dio poteva guarirci. Ma Egli ha preso l'iniziativa e ha dato la vita per la nostra salute.