Oggi, succede spesso che i cristiani si preoccupino molto per le conseguenze sociali, culturali e politiche del proprio impegno, considerando allo stesso tempo la fede un presupposto ovvio nella vita comune. Però nella realità questa premessa, non solo appare come tale, ma addirittura è molte volte negata.

Abbiamo bisogno di riscoprire il cammino della fede. Non possiamo lasciare che il sale diventi insipido e che la luce rimanga nascosta (cf. Mt 5,13-16). Come la samaritana, anche l’uomo odierno può sentire nuovamente la necessità di avvicinarsi al pozzo per ascoltare Gesù, che ci invita a credere in Lui e ad estrarre l’acqua viva che sgorga dalla sua sorgente (cf. Jn 4,14). Dobbiamo scoprire di nuovo il gusto di alimentarci con la Parola di Dio e il Pane di vita, offerto come nutrimento a tutti i suoi discepoli (cf. Jn 6,51).

-Credere in Gesù è, di conseguenza, il cammino per poter arrivare in modo definitivo alla salvezza.