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Vangelo di oggi + breve spiegazione teológica
»Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? (...) Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione (...)».
Il "peccato originale": ¡O felice colpa!
REDAZIONE evangeli.net (tratte da testi di Benedetto XVI) (Città del Vaticano, Vaticano)Oggi, le parole del Signore ci fanno luce per poter penetrare nel mistero del male. Se Dio è buono, perché permette il male? E ancora: perché il “peccato originale”? Una prima risposta: dopo aver terminato la creazione, Dio non si è ritirato. C’è l’imponente opera di redenzione!
Tutta la creazione indica la nostra filiazione divina: figli di Dio! E, quindi, liberi, con tutte le sue conseguenze: Dio permette all’uomo di “sconvolgere” i suoi piani. Si, Dio ha permesso ad Adamo che –con il peccato originale– demolisse il suo progetto, ma a condizione di creare qualcosa di nuovo e migliore: Dio rispose dando se stesso con più forza ancora nella persona di Cristo.
Dio mio, voglio cantare –come nella Veglia Pasquale – “O, felice colpa, che meritò di avere un così grande Redentore!”. Il Tuo perdono, Signore, è la più grande manifestazione della forza irrefrenàbile del tuo amore, e la mia conversione è la allegria del cielo.