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Vangelo di oggi + breve spiegazione teológica
Giovanni 10: Gesú è la porta dell’adiaccio
REDAZIONE evangeli.net (tratte da testi di Benedetto XVI) (Città del Vaticano, Vaticano)Oggi, sorprendentemente, il discorso del pastore non inizia con «Io sono il buon pastore», ma con l’immagine della “porta”. Gesù dà la norma per i pastori del Suo gregge: si è un buon pastore quando si entra attraverso Gesù. Così Gesù continua ad essere il pastore; il gregge “appartiene solamente a Lui.
In Giovanni 21, il Signore dice per tre volte a Simone – Pietro: «Pasci i miei agnelli/pecore». Gli si sta affidando lo stesso compito di pastore che appartiene a Gesù. Per poterlo svolgere deve entrare attraverso la “porta”: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Cristo gli domanda per l’ ”amore” che lo rende una sola cosa con Lui. Così Pietro arriva alle pecore attraverso Gesù. Allora le pecore ascoltano la voce di Gesù ed è Lui stesso che le guida.
-Alla fine Gesú dice a Pietro: «Seguimi» (21,19). Questo implica l’accettazione della croce, la disponibilità a dare la propria vita. Ed è precisamente cosí che si concretizzano le parole: «Io sono la porta».