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Vangelo di oggi + breve spiegazione teológica

Lunedì, II settimana del Tempo di Avvento
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Testo del Vangelo (Lc 5,17-26): Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. (...). Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «(...) Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».

Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «(...) Che cosa è più facile: dire «Ti sono perdonati i tuoi peccati», oppure dire «Àlzati e cammina»? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio. (...).

La "Bibbia" è un solo libro. Come venne formato?

REDAZIONE evangeli.net (tratte da testi di Benedetto XVI) (Città del Vaticano, Vaticano)

Oggi, contempliamo un segno (miracolo) che invita ad una “rilettura” della Scrittura riconoscendo in Cristo il suo compimento pieno. Le parole trasmesse nella “Bibbia” diventano Scrittura per mezzo di un processo di riletture sempre nuove: i testi antichi li si riprende in una nuova situazione (il miracolo che contempliamo quest’oggi) letti e compresi in un modo nuovo.

Nella “rilettura”, nella lettura progressiva, mediante correzioni, profondizzazioni e ampliazioni tacite, la formazione della Scrittura viene configurata quale processo della parola che apre, un po’ alla volta, le sue potenzialità e ricchezze interiori che, in qualche modo, c’erano già come dei semi e che solo si aprono di fronte alla sfida di situazioni ed esperienze nuove e a nuove sofferenze.

-Gesù, credo e confesso che Tu sei il Figlio di Dio. Questa mia decisione di fede è ragionevole: ha una ragione storica che mi permette di vedere l’unità interna della Scrittura e di capire, in un modo nuovo, i diversi tratti del suo cammino, ma senza togliere loro la propria originalità storica.