Oggi ricordiamo la storia della Vergine di Luján, che è molto originale, come lo sono quelle di altri centri mariani: Guadalupe, Fátima, Lourdes, ecc., dove risuonano con forza le parole del vangelo: «Ecco tua madre... e il discepolo la prese nella sua casa», poiché si può dire che, come Madre, Maria scelse il luogo in cui soggiornare e i suoi figli la accolsero con devozione filiale.

Nel 1630, un'immagine dell'Immacolata Concezione fu trasportata dal Brasile all'Argentina su un carro e, una volta raggiunta la zona che oggi è il Santuario della Vergine di Luján, il carro non poteva né andare avanti né indietro, ma si muoveva soltanto quando scendevano il cassetto che conteneva l'immagine. La gente interpretò questo come un segno che la Vergine voleva restare lì.

La Chiesa argentina si prepara a celebrare, nel 2030, i 400 anni del miracolo, sotto il motto “María de Luján, speranza del nostro popolo”. La Madre di Dio è rimasta nel cuore del popolo argentino, prendendo il nome del luogo prescelto: il fiume Luján, per guardare da lì con amore e vicinanza ai suoi figli ed essere motivo di fede e di speranza, come ci invita Papa Francesco : “Lasciatevi guardare ancora una volta da Lei, con quello sguardo di madre che ti rinnova, si prende cura di te, ti dà la forza”.