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Vangelo di oggi + breve spiegazione teológica

12 novembre: San Giosafat, vescovo e martire
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Testo del Vangelo (Gv 17,20-26): In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:] «Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato (...)».

San Giosafat, vescovo e martire (1580-1623)

Rev. D. Antoni CAROL i Hostench (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)

Oggi preghiamo il Signore affinché il «Pane del Cielo ci conceda lo spirito di forza e pace che ha sostenuto San Giosafat, vescovo e martire, affinché, seguendo il suo esempio, dedichiamo la nostra vita alla lotta per l'onore e l'unità della Chiesa». Nato in Ucraina e figlio di genitori di religione ortodossa, San Giosafat (1580-1623) si convertì al cattolicesimo ed entrò nell'Ordine di San Basilio. Nel 1617 fu consacrato vescovo. Poco prima, un gruppo di vescovi ortodossi era entrato in comunione con il Papa: San Giosafat si unì alla causa senza risparmiare sforzi. Gesù, nella sua preghiera sacerdotale, pregò per l'unità dei suoi seguaci. A San Giosafat gli costò la vita! (È il protomartire della riunificazione del cristianesimo).

—L'amore attrae, l'amore unisce. San Giosafat «cominciò a dedicarsi al ripristino dell'unità, con tale forza e, allo stesso tempo, con tanta morbidezza e tale frutto, che i suoi stessi avversari lo chiamarono "ladro di anime"» (Pio XI).