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Vangelo di oggi + breve spiegazione teológica

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Testo del Vangelo (Lc 6,27-38): In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «(...) Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso.

»Prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso (...)».

Santa Elisabetta d’Ungheria (1207-1231)

REDAZIONE evangeli.net (tratte da testi di Benedetto XVI) (Città del Vaticano, Vaticano)

Oggi vorrei parlarvi di santa Elisabetta d’Ungheria, chiamata anche Elisabetta di Turingia. Elisabetta visse nella Corte ungherese solo i primi quattro anni della sua infanzia. Secondo i costumi di quel tempo, infatti, suo padre aveva stabilito che Elisabetta diventasse principessa di Turingia. Elisabetta partì dalla sua patria con una ricca dote e un grande seguito.

Dopo un lungo viaggio giunsero ad Eisenach, per salire poi alla fortezza di Wartburg. Qui si celebrò il fidanzamento tra Ludovico ed Elisabetta. Nonostante il fatto che il fidanzamento fosse stato deciso per motivi politici, tra i due giovani nacque un amore sincero, animato dalla fede e dal desiderio di compiere la volontà di Dio. Elisabetta praticava assiduamente le opere di misericordia.

Il suo fu un matrimonio profondamente felice: Elisabetta aiutava il coniuge ad elevare le sue qualità umane a livello soprannaturale, ed egli, in cambio, proteggeva la moglie nella sua generosità verso i poveri e nelle sue pratiche religiose. Una dura prova fu l’addio al marito, a fine giugno del 1227 quando Ludovico IV si associò alla crociata dell’imperatore Federico II. La febbre, però, decimò le truppe e Ludovico stesso cadde malato e morì.

—Elisabetta trascorse gli ultimi tre anni nell’ospedale da lei fondato, servendo i malati, vegliando con i moribondi. Cercava sempre di svolgere i servizi più umili. Nella notte del 17 novembre (1231) si addormentò dolcemente nel Signore. Le testimonianze sulla sua santità furono tante, solo quattro anni più tardi, il Papa Gregorio IX la proclamò Santa.