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Vangelo di oggi + breve spiegazione teológica

Venerdì, XXX settimana del Tempo Ordinario
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Testo del Vangelo (Lc 14,1-6): Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa. Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?». Ma essi tacquero (...).

Origine del “Diritto Naturale”

REDAZIONE evangeli.net (tratte da testi di Benedetto XVI) (Città del Vaticano, Vaticano)

Oggi non è facile discernere ciò che è giusto in questioni antropologiche fondamentali. Potrebbe esserci una "catedra" accettabile per tutti? Come distinguere tra il bene e il male, tra il vero diritto e il "diritto apparente"? Quanto alla dignità dell'uomo, ovviamente, il principio della "maggioranza" non basta.

Storicamente, le leggi sono quasi sempre state motivate in modo religioso. Tuttavia, il cristianesimo non ha mai imposto alla società una "Diritto rivelato", ma piuttosto ha riferito alla natura e alla ragione come le vere fonti del Diritto; si è riferito alla armonia tra ragione oggettiva e soggettiva, un'armonia che presuppone che entrambe le sfere siano fondate nella Ragione creatrice di Dio. In effetti, i teologi cristiani si sommarono al movimento filosofico e giuridico emerso nel II secolo a.C., cuando si “trovarono” il Diritto Naturale sociale (sviluppato dai filosofi stoici) e il Diritto Romano.

-Di questo contatto "provvidenziale" è nata la cultura giuridica occidentale, la cui importanza è decisiva per l'umanità.