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Vangelo di oggi + breve spiegazione teológica
"Dio-che-viene"
REDAZIONE evangeli.net (tratte da testi di Benedetto XVI) (Città del Vaticano, Vaticano)Oggi, iniziando il nuovo ciclo annuale, la Chiesa —come Giovanni Battista— rinnova il suo annuncio a tutte le genti e lo riassume in due parole: "Dio viene". Non utilizza il passato (Dio è venuto), né il futuro (Dio verrà), ma il presente: "Dio viene". Si tratta di un presente continuo, cioè di un'azione che è sempre fatta: che sta succedendo, accade ora e che accadrà anche nel futuro. In tutti i tempi "Dio viene".
Una dei segni essenziali e caratteristici di Dio è quello di essere il "Dio-che-viene". L'unico vero Dio, "il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe", non è un Dio che rimane nel cielo, disinteressato a noi e alla nostra storia, è il "Dio-che-viene". Egli è un Padre che mai smette di pensare a noi. Nel pieno rispetto della nostra libertà, desidera incontrarci e visitarci: è anche il "Dio-con-noi".
-Gesù viene perché desidera liberarci dal male e dalla morte, da tutto ciò che impedisce la nostra vera felicità: Dio viene a salvarmi.