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Contemplare il Vangelo di oggi

Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)

26 gennaio: Santi Timoteo e Tito, Vescovi
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Prima Lettura (2Tm 1,1-8):
Salmo Responsoriale: 95
R/.
Versetto prima del Vangelo ():
Testo del Vangelo (Lc 10,1-9): In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.

»In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

«Il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé»

Rev. D. Juan Carlos ALAMEDA Vega (San Cristóbal de La Laguna, Spagna)

Oggi celebriamo la memoria dei Santi Timoteo e Tito, vescovi. Sono noti semplicemente per dire “sì” al Signore. Che gioia che proviamo quando vediamo la generosità nel darsi di questi discepoli di San Paolo! Hanno difficoltà nella loro predica, rimangono fedeli, sono in grado di sovrapporsi e dare testimonianza.

«Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada». (Lc 10,2-4). Ecco quì due chiavi che di sicuro questi santi hanno vissuto. La preghiera (pregare al Signore affinché molti vogliano restare suoi discepoli), e il rilascio per poter seguirlo (Che ci difficolta essere portatori della buona notizia?).

Anche oggi siamo chiamati dal Signore a testimoniare. Egli ci chiama ad essere suoi “collaboratori”. «Paolo si avvalse di collaboratori nello svolgimento delle sue missioni (...) ma rimane chiaro che si appoggiava a persone fidate che condividevano le sue fatiche e responsabilità”» (Benedetto XVI). I santi Timoteo e Tito sono stati in grado di portare il Vangelo in diverse parti dell'Asia Minore, confermarono nella fede molte comunità cristiane che avevano bisogno del suoi sostegno per continuare in avanti.

«In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi» (Lc 10,5-6). Frutto della proclamazione del Vangelo è la pace. Lì dove andavano questi santi portavano la pace del Signore. Sarebbe bello che noi –nel posto dove svolgiamo le nostre attività- portassemo a tutti la vera pace di Gesù quando partecipiamo nell'Eucaristia godendo con l’insegnamento. A questo fine, Sant'Agostino ci consiglia, «Ma se vuoi essere pacificatore tra due tuoi amici che sono in discordia, comincia da te stesso ad essere pacifico: devi mettere in pace te stesso interiormente, dove forse sei in lotta quotidiana con te stesso».