Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta». Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne. Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e sua moglie, e non provavano vergogna.
La tua sposa come vite feconda nell’intimità della tua casa; i tuoi figli come virgulti d’ulivo intorno alla tua mensa.
Ecco com’è benedetto l’uomo che teme il Signore. Ti benedica il Signore da Sion. Possa tu vedere il bene di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita!
«Andò e si gettò ai suoi piedi... Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia»
Rev. D. Enric CASES i Martín (Barcelona, Spagna)Oggi, ci viene mostrata la fede di una donna che non apparteneva al popolo eletto, ma che aveva fiducia in che Gesù avrebbe potuto curare sua figlia. Infatti quella madre era pagana «di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella le supplicava di scacciare il demonio da sua figlia» (Mc 7,26). Il dolore e l’amore la spingono a chiedere con insistenza, senza badare ne a disprezzi, ne a indugi ne a indegnità. E ottiene quello che chiede, infatti «Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato» (Mc 7,30).
Sant’Agostino dice che molti non ottengono quello che chiedono perché sono «aut mali, aut male, aut mala». O sono cattivi, e la prima cosa che dovrebbero chiedere è di essere buoni; oppure chiedono in una forma impropria, senza costanza, invece di farlo con pazienza, con umiltà, con fede e per amore; oppure chiedono cose disonorevoli, che se fossero ottenute, sarebbero dannose all’anima o al corpo o agli altri. Bisogna, dunque, cercare di chiedere correttamente. La donna siro-fenicia è una buona madre, sa chiedere bene («venne e si prostrò ai Suoi piedi» e chiede una cosa buona («che scacciasse da sua figlia il demonio»).
Il Signore ci invita ad usare con perseveranza la preghiera di richiesta. Indubbiamente esistono altri generi di preghiere –di adorazione, di riparazione, la preghiera di ringraziamento- ma Gesù insiste perché usiamo con molta più frequenza la preghiera di richiesta.
Perché? I motivi potrebbero essere molti: perché abbiamo bisogno dell’aiuto divino per raggiungere il nostro fine; perché esprime speranza e amore; perché è un grido di fede. Esiste, però, una preghiera che non è presa molto in considerazione. Dio vuole che le cose siano un po’ come noi vogliamo. In questo modo, la nostra richiesta –che è un atto libero- unita alla libertà onnipotente di Dio, fa che il mondo sia come lo vuole Lui ed un po’ come lo vogliamo noi. Così meraviglioso è il potere della preghiera!
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Quando la nostra preghiera non è ascoltata è perchè chiediamo male, con poca fede o senza perseveranza, o con poca umiltà» (Sant’Agostino)
«Gesù loda la donna siro-feniciana che insistemente chiede la cura della sua figlia. L’insistenza che è certamente molto estenuante, pero è un atteggiamento di preghiera. Santa Teresa parla della preghiera como una negoziazione con il Signore» (Francesco)
«Come Gesù prega il Padre e rende grazie prima di ricevere i suoi doni, così egli ci insegna questa audacia filiale: “Tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto” (Mc 11,24). Tale è la forza della preghiera: “Tutto è possibile per chi crede” (Mc 9,23), con una fede che non dubita (Mt 21,22) (…)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2610)