Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia.
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia.
Nell’andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con gioia, portando i suoi covoni.
«A che cosa è simile il regno di Dio?»
Rev. D. Francisco Lucas MATEO Seco (Pamplona, Navarra, Spagna)Oggi, i testi della liturgia, per mezzo di due parabole, mettono davanti ai nostri occhi una delle caratteristiche proprie del Regno di Dio: è qualcosa che cresce lentamente –come un chicco di senape- ma che arriva a crescere fino al punto di offrire rifugio agli uccelli del cielo. Così lo manifestava Tertulliano: «Siamo di ieri e siamo dappertutto!». Con questa parabola, Nostro Signore esorta alla pazienza, alla fermezza alla speranza. Queste virtù sono particolarmente necessarie a coloro che si dedicano a diffondere il Regno di Dio. E’ necessario saper attendere, perché il chicco seminato, con la grazia di Dio e con la cooperazione umana, cresca, sprofondando le sue radici nella buona terra e cresca gradualmente, fino a diventare un albero. Bisogna, anzitutto, avere fede nella virtualità –fecondità- contenuta nel seme del Regno di Dio. Questa semente è la Parola; ma è pure l’Eucaristia, che si semina in noi per mezzo della Comunione. Nostro Signore Gesù Cristo paragonerà Sé stesso con il «chicco di grano, caduto in terra, (...) se (...) muore, produce molto frutto» (Gv 12,24).
Il Regno di Dio, continua Nostro Signore, è simile «al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata» (Lc 13,21). Anche qui si parla della capacità che ha il lievito di far fermentare la massa. Così succede con “il resto d’Israele” di cui si parla nell’Antico Testamento: il “resto” dovrà salvare e lievitare tutto il popolo. Continuando con la parabola, solamente è necessario che il lievito stia nella massa, che arrivi al popolo, che sia come il sale, capace di preservare dalla corruzione e di dare buon sapore a tutto il cibo (cf. Mat 5,13). E’ pure necessario dar tempo affinché il lievito svolga il suo lavoro.
Parabole che stimolano alla pazienza e alla speranza sicura, parabole che ci parlano del Regno di Dio e della Chiesa, e che si applicano anche allo sviluppo di questo stesso Regno e di quello di ognuno di noi.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Fiducia e fede viva mantengano l’anima, che chi crede e spera tutto raggiunge» (Santa Teresa di Gesù)
«La vittoria del Signore è sicura, il suo amore farà crescere ogni seme di bene presente sulla terra» (Francesco)
«(…) È cosa buona e giusta pregare perché l'avvento del regno di giustizia e di pace influenzi il cammino della storia, ma è altrettanto importante ‘impastare’ mediante la preghiera le umili situazioni quotidiane (…)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 2.660)