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Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Dopo di questa, stavo ancora guardando nelle visioni notturne ed ecco una quarta bestia, spaventosa, terribile, d’una forza straordinaria, con grandi denti di ferro; divorava, stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava: era diversa da tutte le altre bestie precedenti e aveva dieci corna. Stavo osservando queste corna, quand’ecco spuntare in mezzo a quelle un altro corno più piccolo, davanti al quale tre delle prime corna furono divelte: vidi che quel corno aveva occhi simili a quelli di un uomo e una bocca che proferiva parole arroganti.
Io continuavo a guardare, quand’ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise. La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente. Un fiume di fuoco scorreva e usciva dinanzi a lui, mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano. La corte sedette e i libri furono aperti. Continuai a guardare a causa delle parole arroganti che quel corno proferiva, e vidi che la bestia fu uccisa e il suo corpo distrutto e gettato a bruciare nel fuoco. Alle altre bestie fu tolto il potere e la durata della loro vita fu fissata fino a un termine stabilito. Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno simile a un figlio d’uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui. Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto.
Benedite, sorgenti, il Signore. Benedite, mari e fiumi, il Signore.
Benedite, mostri marini e quanto si muove nell’acqua, il Signore. Benedite, uccelli tutti dell’aria, il Signore.
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
«Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino»
Diácono D. Evaldo PINA FILHO (Brasilia, Brasile)Oggi, siamo invitati da Gesù a vedere i segni che si mostrano nel nostro tempo ed epoca e, riconoscere in loro la vicinanza del Regno di Dio. L’invito è perchè fissiamo lo sguardo sul fico e in altri alberi -«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi» (Lc 21,29)- e concentrare la nostra attenzione su ciò che percepiamo che sta loro accadendo: «capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina» (Lc 21,30). I fichi iniziavano a germogliare. I germogli iniziavano a fiorire. Non era solo l’aspettativa di fiori e frutti che nascerebbero, è stata anche la predizione dell’estate, in cui tutti gli alberi “cominciano a germogliare”.
Secondo Benedetto XVI, “la Parola di Dio ci spinge a cambiare il nostro concetto di realismo”. Infatti, “realista è chi riconosce nel Verbo di Dio il fondamento di tutto”. Questa Parola viva che mostra l’estate come segnale di prossimità e di esuberanza della luminosità è la propria Luce: «Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino» (Lc 21,31). In questo senso, “adesso, la Parola non solo è udibile, non solo possiede una voce, ora la Parola ha un volto (...) che dunque possiamo vedere: Gesù di Nazaret” (Benedetto XVI).
La comunicazione di Gesù con il Padre è stata perfetta; tutto ciò che Egli ha ricevuto dal Padre, ce lo ha dato, comunicandosi nello stesso modo con noi. Così, la vicinanza del Regno di Dio, -che esprime la libera iniziativa di Dio che viene incontro a noi- deve muoverci per riconoscere la vicinanza del Regno, affinché anche noi possiamo comunicare con il Padre attraverso la Parola di Dio –Verbum Domini-, riconoscendo in tutto quello la realizzazione delle promesse del Padre in Cristo Gesù.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«La verità soffre, ma non soccombe» Santa Teresa di Gesù
«Il tempo non è una realtà estranea a Dio. Il tempo è stato “toccato” da Cristo, Figlio di Dio e di Maria, e ha ricevuto da Lui significati nuovi e sorprendenti: è diventato “tempo salvifico”, cioè tempo definitivo di salvezza e di grazia» (Francesco)
«(…). Il regno di Dio è prima di noi. Si è avvicinato nel Verbo incarnato, viene annunciato in tutto il Vangelo, è venuto nella morte e risurrezione di Cristo (…)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2816)