Il nostro sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza dell'utente e consigliamo di accettarne l'utilizzo per sfruttare appieno la navigazione

Contemplare il Vangelo di oggi

Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)

30 Dicembre - VI giorno fra l'ottava di Natale
Scarica
Prima Lettura (1Gv 2,12-17): Scrivo a voi, figlioli, perché vi sono stati perdonati i peccati in virtù del suo nome. Scrivo a voi, padri, perché avete conosciuto colui che è da principio. Scrivo a voi, giovani, perché avete vinto il Maligno. Ho scritto a voi, figlioli, perché avete conosciuto il Padre. Ho scritto a voi, padri, perché avete conosciuto colui che è da principio. Ho scritto a voi, giovani, perché siete forti e la parola di Dio rimane in voi e avete vinto il Maligno. Non amate il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; perché tutto quello che è nel mondo – la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita – non viene dal Padre, ma viene dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!
Salmo Responsoriale: 95
R/. Gloria nei cieli e gioia sulla terra.
Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e potenza, date al Signore la gloria del suo nome.

Portate offerte ed entrate nei suoi atri, prostratevi al Signore nel suo atrio santo. Tremi davanti a lui tutta la terra.

Dite tra le genti: «Il Signore regna!». È stabile il mondo, non potrà vacillare! Egli giudica i popoli con rettitudine.
Versetto prima del Vangelo (---): Alleluia, alleluia. Un giorno santo è spuntato per noi: venite, popoli, adorate il Signore, oggi una grande luce è discesa sulla terra. Alleluia.
Testo del Vangelo (Lc 2,36-40): C’era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

«Si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino»

Rev. D. Joaquim FLURIACH i Domínguez (St. Esteve de P., Barcelona, Spagna)

Oggi, Giuseppe e Maria hanno appena finito di celebrare il rito della presentazione del primogenito, Gesù, nel Tempio di Gerusalemme. Maria e Giuseppe non risparmiano niente pur di compiere con minuzie tutto ciò che la Legge prescrive, perchè compiere tutto quello che Iddio vuole, è segno di fedeltà, di amore a Dio.

Da quando il loro Figlio –il Figlio di Dio- è nato, Giuseppe e María provano una meraviglia dietro l’altra: i pastori, i magi d’Oriente, gli angeli... Non solo avvenimenti straordinari esterni, ma anche quelli interni, nel cuore delle persone che hanno qualche contatto con il Bambino.

Oggi appare Anna, una signora avanzata negli anni, vedova, che, in un determinato momento, decise di dedicare tutta la sua vita al Signore, con digiuni e preghiera. Non sbagliamo al dire che questa donna era una delle “vergini prudenti” della parabola del Signore (cf. Mt 25,1-13): cercando sempre di scoprire fedelmente in tutto ciò che le sembri sia la volontà di Dio. E risulta evidente: quando arriva il momento, il Signore la trova opportunamente. Tutto il tempo che ha dedicato al Signore, quel Bambino glie lo ricompensa con generosità. Chiedetele, chiedete ad Anna se è valsa la pena pregare tanto, digiunare tanto ed avere tanta generosità!

Dice il testo che «Si mise (anche lei) a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme» (Lc 2,28). La gioia si trasforma in un apostolato ben preciso: lei è il motivo e la radice. Il Signore è infinitamente generoso verso di quelli che si dimostrano generosi nei Suoi confronti.

Gesù, Dio Incarnato, vive la vita di famiglia a Nazaret, come ogni famiglia: cresce, lavora, impara, prega, gioca... “O santa quotidianità, benedetta consuetudine dove crescono e si rafforzano, quasi inavvertitamente, le anime degli uomini di Dio! Come risultano importanti le piccole cose di ogni giorno!

Pensieri per il Vangelo di oggi

  • «Svegliati: Dio si è fatto uomo per voi. Svegliati, tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo sarà la tua luce. È per te che Dio si è fatto uomo» (Sant'Agostino)

  • «Anna è una "profetessa", una donna saggia e pia. La sua lunga vedovanza, la sua dedizione al culto nel Tempio e la sua partecipazione all'attesa del riscatto di Israele si concludono nel suo incontro con il Bambino Gesù» (Benedetto XVI)

  • «Con Simeone e Anna tutta l'attesa di Israele è quella che viene all’”Incontro" del loro Salvatore. Gesù è riconosciuto come il Messia tanto atteso» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 529)

In questi giorni chiediamo il tuo aiuto per coprire il budget 2024

Puoi fare la tua donazione ora qui