Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato. Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà. Non ucciderai. Non commetterai adulterio. Non ruberai. Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».
I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi.
Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti.
Più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante.
«Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore»
P. Josep LAPLANA OSB Monje de Montserrat (Montserrat, Barcelona, Spagna)Oggi, contempliamo Dio come un contadino buono e magnanimo, che semina a mani piene. Non è stata avaro nella redenzione dell'uomo, ma ha speso tutto nel suo Figlio Gesù Cristo, che come grano sepolto (morte e sepoltura) è diventato vita e risurrezione nostra grazie alla sua santa Risurrezione.
Dio è un contadino paziente. I tempi appartengono al Padre, perché solo Egli conosce il giorno e l'ora (cf. Mc 13,32), del raccolto e la trebbiatura. Dio aspetta. E anche noi dobbiamo aspettare sincronizzando l'orologio della nostra speranza col piano salvifico di Dio. Dice Giacomo: «Guardate l'agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge» (Gc 5,7). Dio aspetta la coltivazione e la fa crescere con la sua grazia. Noi non possiamo nemmeno addormentarci, ma dobbiamo collaborare con la grazia di Dio prestando la nostra collaborazione, senza presentare ostacoli all’azione trasformante di Dio.
La coltivazione di Dio che nasce e cresce qui sulla terra è reso visibile nei suoi effetti, possiamo vederli in veri e propri miracoli ed esempi clamorosi di santità di vita. Sono in molti quelli che, dopo aver ascoltato tutte le parole e i rumori di questo mondo, hanno fame e sete della Parola di Dio, vera, li dove è viva e incarnata. Ci sono migliaia di persone che vivono la sua appartenenza a Gesù Cristo e alla Chiesa con lo stesso entusiasmo che all'inizio del Vangelo, perché la parola di Dio "trova la terra dove germinare e portare frutto" (S. Agostino), quindi dobbiamo alzare la nostra morale e affrontare il futuro con occhi di fede.
Il successo della coltura non è nelle nostre strategie umane o di marketing, ma nell'opera salvifica di Dio "ricco di misericordia" e nell'efficacia dello Spirito Santo che può trasformare la nostra vita in modo che siamo capaci di dare gustosi frutti di amore e di gioia contagiosa.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Le opere veramente buone che facciamo non producono nulla se noi per primi non tolleriamo con infinita pazienza i mali del prossimo, gli scherni, la povertà, i sacrifici. Quanto più uno sarà salito in alto nella perfezione, tanto più troverà, in questo mondo, più duramente da patire» (San Gregorio Magno)
«La Parola di Dio fa un cammino dentro di noi. La ascoltiamo con le orecchie e passa al cuore; non rimane nelle orecchie, deve andare al cuore; e dal cuore passa alle mani, alle opere buone» (Francesco)
«Ma questo « intimo e vitale legame con Dio » può essere dimenticato, misconosciuto e perfino esplicitamente rifiutato dall'uomo. Tali atteggiamenti possono avere origini assai diverse: la ribellione contro la presenza del male nel mondo, l'ignoranza o l'indifferenza religiosa, le preoccupazioni del mondo e delle ricchezze, il cattivo esempio dei credenti, le correnti di pensiero ostili alla religione, e infine la tendenza dell'uomo peccatore a nascondersi, per paura, davanti a Dio e a fuggire davanti alla sua chiamata» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 29)
Aggiornamento del rapporto annuale 2024:
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