Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Allora si levarono i capi di casato di Giuda e di Beniamino e i sacerdoti e i leviti. A tutti Dio aveva destato lo spirito, affinché salissero a costruire il tempio del Signore che è a Gerusalemme. Tutti i loro vicini li sostennero con oggetti d’argento, oro, beni, bestiame e oggetti preziosi, oltre a quello che ciascuno offrì spontaneamente.
Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia.
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia.
Nell’andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con gioia, portando i suoi covoni.
«Pone [la lampada] su un candelabro, perché chi entra veda la luce»
Rev. D. Joaquim FONT i Gassol (Igualada, Barcelona, Spagna)Oggi, questo Vangelo così breve, è ricco di tematiche che attirano la nostra attenzione. In primo luogo, “dare luce”: tutto è evidente d’innanzi agli occhi di Dio! Secondo grande tema: le Grazie sono concatenate, la fedeltà a una, attrae le altre: «gratiam pro gratia» (Gv 1,16). Infine , è un linguaggio umano per cose divine e permanenti.
Luce per coloro che entrano nella Chiesa! Da secoli le madri cristiane hanno insegnato nell’intimità, ai loro figli con parole espressive, però soprattutto con la “luce” del loro buon esempio. Hanno insegnato anche con la tipica saggezza popolare e evangelica, raccolta in molti proverbi, pieni di sapienza e di fede allo stesso tempo. Uno di questi è: “illuminare ma non diffuminare”. San Matteo ci dice: «(...) perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli» (Mt 5,15-16).
Il nostro esame di coscienza alla fine della giornata è paragonabile al negoziante che controlla l’incasso per vedere il frutto del suo lavoro. Non inizia chiedendosi: -Quanto ho perso?- Al contrario: -Cosa ho guadagnato? E subito dopo –Como potrò guadagnare di più domani, cosa posso fare per migliorare? Il ripasso della nostra giornata finisce con un ringraziamento e, per contrasto, con un amorevole atto di dolore. –Mi spiace non aver amato di più e spero, con ardore, iniziare domani il nuovo giorno per gradire di più a Nostro Signore, che sempre mi vede, mi accompagna e mi ama tanto. –Desidero procurare più luce e diminuire il fumo del fuoco del mio amore.
Durante le serate familiari, i genitori e i nonni hanno forgiato –e forgiano- la personalità e la pietà dei ragazzi di oggi e uomini del domani. Vale la pena! È urgente! Maria Stella mattutina, Vergine dell’alba che precede la Luce del Sole-Gesù, ci guida e da la mano. «Oh Vergine gioiosa! È impossibile che si perda colui nel quale tu hai posto il tuo sguardo» (Sant’ Anselmo).
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Signore Gesù, dolcissimo Salvatore nostro, degnati di accendere tu stesso le nostre lampade, affinchè brillino senza fine nel tuo tempio e illuminino la nostra oscurità» (San Colombano, abate)
«Una candela può dare luce soltanto se la fiamma la consuma. Sarebbe inutile se la cera non alimentasse la fiamma. Lasciate che Cristo arda in voi, anche quando a volte ciò comporta sacrificio e rinuncia» (Benedetto XVI)
«Tra i dogmi e la nostra vita spirituale c'è un legame organico. I dogmi sono luci sul cammino della nostra fede, lo rischiarano e lo rendono sicuro. Inversamente, se la nostra vita è retta, la nostra intelligenza e il nostro cuore saranno aperti ad accogliere la luce dei dogmi della fede» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 89)
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