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Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
E ora, abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, siate voi giudici fra me e la mia vigna. Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto? Perché, mentre attendevo che producesse uva, essa ha prodotto acini acerbi? Ora voglio farvi conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: toglierò la sua siepe e si trasformerà in pascolo; demolirò il suo muro di cinta
e verrà calpestata. La renderò un deserto, non sarà potata né vangata e vi cresceranno rovi e pruni; alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.
Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti è la casa d’Israele; gli abitanti di Giuda sono la sua piantagione preferita. Egli si aspettava giustizia ed ecco spargimento di sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi.
Perché hai aperto brecce nella sua cinta e ne fa vendemmia ogni passante? La devasta il cinghiale del bosco e vi pascolano le bestie della campagna.
Dio degli eserciti, ritorna! Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la tua destra ha piantato, il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. Signore, Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi!
»Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».
«Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”»
P. Jorge LORING SJ (Cádiz, Spagna)Oggi, contempliamo il mistero del rifiuto generale di Dio, e di Cristo in particolare.È sorprendente vedere come l’uomo si resiste ad accettare l’amore di Dio.
Tuttavia, oggi la parabola si riferisce in particolare al rifiuto che gli ebrei ebbero con Cristo: «Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.» (Mt 21,37-39). Questo non è certamente facile da capire: è perché Cristo è venuto a redimere il mondo intero, mentre gli ebrei attendono ancora il loro proprio “messia” particolare che dia loro il dominio sul mondo intero.
Quando andai in Terra Santa mi diedero un prospetto turistico di Israele nel quale vi erano gli ebrei più famosi della storia: da Mosè, Gedeone e Giosuè fino a Ben Gurion, che fu il realizzatore dello Stato di Israele. Tuttavia in quel prospetto non vi era Gesù, e dire che Gesù è stato l’ebreo più famoso della storia: oggi è conosciuto nel mondo intero, ed è morto duemila anni fa...
Ai grandi personaggi, dopo un po’ di tempo, sono ammirati, ma non amati. Oggi nessuno ama a Cervantes o a Michelangelo. Tuttavia, Gesù è il più amato della storia. Uomini e donne danno la vita per amor suo. Alcuno di colpo attraverso il martirio, e altri “goccia a goccia”, vivendo unicamente per Lui. Se ne contano a migliaia nel mondo intero.
E Gesù è il più influente nella storia. Valori oggi accettati dappertutto sono di origine cristiana. Non solo, ma oggi si può constatare che vi è un avvicinamento a Gesù, anche tra gli ebrei (“nostro fratelli maggiori nella fede”, come disse Giovanni Paolo II). Chiediamo a Dio soprattutto per la conversione degli ebrei: un popolo di grandi valori, convertito al cattolicesimo, può essere di gran beneficio per l’umanità intera.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Ama la Sacra Scrittura e la saggezza ti amerà; amala teneramente, ed essa ti custodirà; onorala e riceverai le sue carezze. Che essa sia per te come le tue collane e i tuoi orecchini» (San Girolamo)
«Sulla Croce Gesù non ci parla più con paragoni: è Lui stesso» (Benedetto XVI)
«Davanti al Sinedrio, alla domanda dei suoi accusatori: « Tu dunque sei il Figlio di Dio? », Gesù ha risposto: « Lo dite voi stessi: io lo sono » (Lc 22,70). Già molto prima, egli si era designato come « il Figlio » che conosce il Padre(cf. Mt 11,27), che è distinto dai « servi » che Dio in precedenza ha mandato al suo popolo (...)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 443)
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