Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini. Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio; tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole, mostrami i prodigi della tua misericordia, tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra.
Custodiscimi come pupilla degli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi. Ma io nella giustizia contemplerò il tuo volto, al risveglio mi sazierò della tua immagine.
«Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio»
Rev. D. Jordi PASCUAL i Bancells (Salt, Girona, Spagna)Oggi, ci fissiamo sul Vangelo in cui si narra quella che potrebbe essere una giornata abituale dei tre anni della vita pubblica di Gesù. San Luca lo narra con poche parole: «Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio» (Lc 8,1). È ciò che contempliamo nel terzo mistero luminoso del Santo Rosario.
Commentando questo mistero Papa san Giovanni Paolo II dice: «Mistero di luce è la predicazione con la quale Gesù annuncia l'avvento del Regno di Dio e invita alla conversione, perdonando i peccati di chi si accosta a Lui con umile fiducia, inizio del ministero di misericordia che Egli continuerà ad esercitare fino alla fine del mondo, specie attraverso il sacramento della Riconciliazione affidato alla sua Chiesa».
Gesù continua a passare vicino a noi offrendoci i suoi beni soprannaturali: quando preghiamo, quando leggiamo e meditiamo il Vangelo per conoscerlo e amarlo di più e imitare la sua vita, quando riceviamo un sacramento, specialmente l’Eucaristia e la Penitenza, quando ci impegnamo con sforzo e costanza nel lavoro quotidiano, quando ci rapportiamo con la famiglia, con gli amici o i vicini, quando aiutiamo una persona bisognosa materialmente o spiritualmente, quando riposiamo o ci divertiamo… In ogni circostanza possiamo incontrare Gesù e seguirlo come quei dodici e le sante donne.
Non solo, ognuno di noi è chiamato da Dio a diventare “Gesù che passa”, per parlare – con le nostre opere e con le nostre parole – a quelli che frequentiamo della fede che riempie il senso della nostra esistenza, della speranza che ci spinge a continuare per i cammini della vita fiduciosi nel Signore e della carità che guida tutto il nostro procedere.
La prima a seguire Gesù e ad “essere Gesù” è Maria. Che Lei ci aiuti con il suo esempio e la sua intercessione!
Pensieri per il Vangelo di oggi
«É meglio per un uomo confessare le proprie debolezze, che indurire il proprio cuore» (San Clemente di Roma)
«Di fronte all’usanza giudaica dell’epoca, che considerava le donne come esseri di rango inferiore, Cristo inizia una sorta di emancipazione della donna» (Benedetto XVI)
«Fin dai primi tempi della Chiesa vi furono uomini e donne che per mezzo della pratica dei consigli evangelici intesero seguire Cristo con maggiore libertà e imitarlo più da vicino e condussero, ciascuno a loro modo, una vita consacrata a Dio (...)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n° 918)
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