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Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’, e di’ al mio servo Davide: “Così dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa. Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre”».
«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto, ho giurato a Davide, mio servo. Stabilirò per sempre la tua discendenza, di generazione in generazione edificherò il tuo trono».
«Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza”. Gli conserverò sempre il mio amore, la mia alleanza gli sarà fedele».
«Ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre»
Rev. D. Ignasi FABREGAT i Torrents (Terrassa, Barcelona, Spagna)Oggi, il Vangelo raccoglie il canto di lode di Zaccaria, dopo la nascita di suo figlio. Nella prima parte il padre di Giovanni ringrazia Dio, nella seconda parte i suoi occhi guardano verso il futuro. Tutto in lui traspira allegria e speranza al riconoscere l’azione salvatrice di Dio con Israele che, finisce con la venuta dello stesso Dio incarnato, preparata dal figlio di Zaccaria.
Già sappiamo che Zaccaria era stato castigato da Dio a causa della sua incredulità. Però adesso, quando l’azione divina è stata completamente manifestata nella sua carne -al recuperare la voce- esclama quello che fino allora non si poteva dire se non con il cuore; ed è vero quel che diceva: «Benedetto il Signore, Dio d’Israele...» (Lc 1,68). Quante volte vediamo le cose oscure, negative, in modo pessimista! Se avessimo la visione soprannaturale dei fatti che Zaccaria ci mostra nel Canto del Benedictus, vivremmo con allegria e speranza in una forma stabile.
«Il Signore è vicino; il Signore è già qui». Il padre del precursore è consapevole che la venuta del Messia è, soprattutto, luce. Una luce che illumina tutti quelli che vivono nell’oscurità, sotto le ombre della morte, cioè a noi! Magari potessimo renderci conto con piena coscienza del fatto che il Bambino Gesù viene ad illuminare le nostre vite, viene a guidarci, a segnalarci il cammino che dobbiamo seguire! Magari ci lasciassimo guidare dalle sue illusioni, da quella speranza che ha in noi!
Gesù è il “Signore” (cf. Lc 1,68.76), però è anche il “Salvatore” (cf. Lc 1,69).
Queste due confessioni (attribuzioni) che Zaccaria fa a Dio, così vicine alla notte di Natale, mi hanno sempre sorpreso, perché sono precisamente le stesse che l’Angelo del signore assegnerà a Gesù nel suo annuncio ai pastori e che potremo ascoltare con emozione questa sera nella Messa della vigilia di Natale. Perché chi nasce è Dio!
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Noi siamo la tua immagine, e Tu sei la nostra, grazie all’unione che realizzaste con l’uomo. Per questo immenso amore per il quale io suplico umilmente la tua maestá, con tutte le forze della mia anima, affinché tu ti impietosisca delle tue miserabili creature con tutta la tua generositá» (Santa Caterina da Siena)
«Misericordia: é la legge fondamentale que abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri al fratello che incontra lungo il cammino della vita. Misericordia: é la via che unisce Dio all’uomo» (Francesco)
«San Giovanni Battista é l’ immediato "precursore" del Signore, mandato a preparargli la via (cf. Mt 3, 3); egli inaugura il Vangelo» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n° 523)
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