Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
«Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto?»
Rev. D. Àngel CALDAS i Bosch (Salt, Girona, Spagna)Oggi, Gesù ci spiega il segreto del Regno. Usa perfino una certa ironia per mostrarci che la “energia” interna che possiede la Parola di Dio –la sua propria– la forza espansiva che deve estendersi nel mondo intero, è come la luce, e che questa luce non può «essere messa sotto il moggio o sotto il letto» (Mc 4,21).
Possiamo forse immaginare che grado di stupidità umana sarebbe collocare una candela accesa sotto il letto? Cristiani, con la luce spenta o con la luce accesa ma con la proibizione di illuminare! Questo succede quando non mettiamo al servizio della fede la pienezza delle nostre conoscenze e del nostro amore. Risulta decisamente contro natura ripiegarsi egoisticamente su noi stessi, limitando la nostra vita all’ambito dei nostri interessi personali! Vivere sotto il letto! Assenti dello spirito in modo grottesco e tragico!
Il vangelo –al contrario– è un santo slancio di Amore appassionato che vuole comunicarsi che ha bisogno di “dirsi”, che porta con sé una esigenza di crescita personale, di maturità interna, e di servizio agli altri. «Se dici: “Basta!”, sei morto», dice sant’Agostino. E san Josemaría: «Signore, che io abbia peso e misura in tutto… meno nell’Amore».
«‘Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!’. Diceva loro: ‘Fate attenzione a quello che ascoltate’» (Mc 4,23-24). Ma che vuol dire ascoltare? Cosa dobbiamo ascoltare? Questa è la grande domanda che ci dobbiamo porre. È l’atto di sincerità verso Dio che ci esige sapere cosa realmente vogliamo fare. E per saperlo bisogna ascoltare: si deve stare attenti alle insinuazioni di Dio. Bisogna introdursi nel dialogo con Lui. E la conversazione mette fine alle “matematiche della misura”: «Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha» (Mc 4,24-25). Gli interessi accumulati da Dio nostro Signore sono imprevedibili e straordinari. Ed è questo un modo di stimolare la nostra generosità.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Concedimi, o Signore, un amore che non tramonti mai, in modo che la mia lampada brilli sempre e non si spenga mai, e le sue fiamme siano un fuoco ardente per me e una luce splendente per gli altri» (San Colombano, Abate)
«Degli ostacoli che persistono nel nostro tempo, ci limiteremo a menzionare la mancanza di fervore, che è tanto più grave perché viene dall'interno. Questa mancanza di fervore si manifesta nella stanchezza e nella disillusione, nell'adattamento all'ambiente, e soprattutto nella mancanza di gioia e di speranza» (San Paolo VI)
«Tutta la vita di Cristo è stata un insegnamento continuo: il suo silenzio, i suoi miracoli, i suoi gesti, la sua preghiera, il suo amore per gli uomini, la sua predilezione per i piccoli e i poveri, la sua accettazione totale del sacrificio sulla croce per la salvezza del mondo, la sua risurrezione, sono il compimento della sua parola e il compimento della rivelazione» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 561)