Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
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Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, della sua santità celebrate il ricordo, perché la sua collera dura un istante, la sua bontà per tutta la vita. Alla sera ospite è il pianto e al mattino la gioia.
Ascolta, Signore, abbi pietà di me, Signore, vieni in mio aiuto! Hai mutato il mio lamento in danza, Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.
«Soltanto abbi fede!»
Fray Valentí SERRA i Fornell (Barcelona, Spagna)Oggi san Marco ci presenta una valanga di bisognosi che si avvicina a Gesù-Salvatore alla ricerca di consolazione e salute. Non solo, quel giorno si fece strada tra la folla un uomo chiamato Giairo, il capo della sinagoga, per implorare la salute per la sua figliola: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva» (Mc 5,23).
Forse quell’uomo conosceva di vista Gesù, avendolo incontrato tante volte nella sinagoga e, trovandosi così disperato, decise di invocare il suo aiuto. In ogni caso, Gesù, percependo la fede di quel padre afflitto, ascoltò la sua richiesta; solo che mentre si dirigeva verso la sua casa arrivò la notizia che la bambina era già morta e che era inutile disturbarlo: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?» (Mc 5,35).
Gesù, rendendosi conto della situazione, chiese a Giairo che non si lasciasse influenzare dal pessimismo dell’ambiente, dicendogli: «Non temere, soltanto abbi fede!» (Mc 5,36). Gesù chiese a quel padre una fede più grande, capace di andare più in là dei dubbi e della paura. Arrivato a casa di Giairo, il Messia ridiede la vita alla bambina con le parole: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!» (Mc 5,41).
Anche noi dovremmo avere più fede, quella fede che non dubita di fronte alle difficoltà e alle prove della vita e che sa maturare nel dolore mediante la nostra unione con Cristo, così come ci suggerisce Papa Benedetto XVI nella sua enciclica Spe Salvi (Nella speranza siamo salvati): «Non è lo scansare la sofferenza, la fuga davanti al dolore, che guarisce l'uomo, ma la capacità di accettare la tribolazione e in essa di maturare, di trovare senso mediante l'unione con Cristo, che ha sofferto con infinito amore».
Pensieri per il Vangelo di oggi
«‘Gesù andò con lui’. Il cuore di Cristo, che si commuove davanti al dolore umano di quell'uomo e della sua giovane figlia, non rimane indifferente davanti alle nostre sofferenze. Cristo ci ascolta sempre, ma ci chiede di rivolgerci a Lui con fede» (San Giovanni Paolo II)
«Non abbiamo paura, come quella anziana che non ebbe paura di andare a toccare il bordo del mantello di Gesù. Non abbiamo paura. Corriamo per questa strada, sempre con lo sguardo fisso su Gesù» (Francesco)
«Il Signore risorto rinnova questo invio (Nel mio nome. . . imporranno le mani ai malati e questi guariranno": Mc 16,17-18) e lo conferma per mezzo dei segni che la Chiesa compie invocando il suo nome. Questi segni manifestano in modo speciale che Gesù è veramente "Dio che salva". (cf. Mt 1,21; At 4,12)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1.507)