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Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Tutte le genti che hai creato verranno e si prostreranno davanti a te, Signore, per dare gloria al tuo nome. Grande tu sei e compi meraviglie: tu solo sei Dio.
Ma tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà, volgiti a me e abbi pietà.
»Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”».
Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo». Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».
«Un nemico ha fatto questo!»
P. Ramón LOYOLA Paternina LC (Barcelona, Spagna)Oggi, Cristo. Sempre Cristo! Da Lui discendiamo; da Lui procedono tutti i beneficiosi germi seminati nella nostra vita. Dio ci visita —come dice il Kempis— con il conforto e con la desolazione, con il sapore dolce e con l’amaro, con il fiore e con la spina, con il freddo e con il caldo, con la bellezza e con la sofferenza, con la gioia e con la tristezza, con il coraggio e con la paura... perché tutto ciò è stato redento in Cristo (anche Lui ebbe paura e la vinse). Come ci dice San Paolo, «tutto concorre al bene di coloro che amano Dio» (Rom 8,28).
Tutto ciò é certo ma... esiste un mistero di perversione che non procede da Dio e che ci sovrasta e che danneggia il giardino di Dio che è la Chiesa. E vorremmo che Dio fosse “addirittura” più autorevole, che fosse più operante, che si imponesse dominasse di più e non permettesse l’agire di questa forza desolatrice: «Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla [la zizzania]?» (Mt 13,28). Questo lo diceva il Papa Giovanni Paolo ll nel suo ultimo libro “Memoria e Identità”: «Soffriamo con pazienza la misericordia di Dio», che aspetta fino all’ultimo momento per offrire la salvazione di tutte le anime, specialmente di quelle più bisognose della sua misericordia («Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura»: Mt 13,30). E giacché Lui è il Signore di ogni persona e della storia umana, muove i fili della nostra esistenza, rispettando la nostra libertà, in modo che —assieme alla prova— ci da la grazia soprabbondante per resistere, per santificarci, per andare verso di Lui, per essere offerta permanente, per far crescere il Regno.
Cristo, divino pedagogo, ci introduce nella sua scuola di vita attraverso ogni incontro, ogni avvenimento. Ci viene incontro; ci dice —Non abbiate paura. Coraggio! Io ho vinto il mondo. Sono con voi tutti i giorni fino alla fine (cf. Jn 16,33; Mt 28,20). Ci dice pure: -Non giudicate; piuttosto —come me— aspettate, abbiate fiducia, pregate per quelli che sbagliano, santificateli come membri che avete molto a cuore perché formano parte del vostro stesso corpo.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Infatti è Cristo che dà a quel lievito la sua virtù. Nessuno si lamenti quindi della sua piccolezza, perché il dinamismo della predicazione è enorme, e ciò che una volta ha fermentato diventa fermento per gli altri» (San Giovanni Crisostomo)
«Il male non ha né la prima né l’ultima parola. Di fronte alla zizzania presente nel mondo il discepolo del Signore è chiamato a imitare la pazienza di Dio, alimentare la speranza con il sostegno di una incrollabile fiducia nella vittoria finale del bene, cioè di Dio» (Francesco)
«La Chiesa che comprende nel suo seno i peccatori, santa e insieme sempre bisognosa di purificazione, incessantemente si applica alla penitenza e al suo rinnovamento». Tutti i membri della Chiesa, compresi i suoi ministri, devono riconoscersi peccatori» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 827)