Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Gioiscano le nazioni e si rallegrino, perché tu giudichi i popoli con rettitudine, governi le nazioni sulla terra.
Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. Ci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra.
Infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!
«Signore, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni»
Rev. D. Joan SERRA i Fontanet (Barcelona, Spagna)Oggi, contempliamo la scena della cananea: una donna pagana, non israelita, che aveva la figlia molto ammalata, indemoniata, e che sentì parlare di Gesù. Va al suo incontro e gridando Gli dice: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio» (Mt 15,22). Non chiede nulla, soltanto gli espone il male di cui soffre sua figlia, fidandosi in che Gesù attuerà.
Gesù “fa il sordo”. Perché? Chissà perché aveva scoperto la fede di quella donna e voleva incrementarla. Lei continua implorando, fino al punto che i discepoli chiedono a Gesù che la esaudisca. La fede di questa donna si dimostra, soprattutto, nella sua umile insistenza, enfatizzata per le parole dei discepoli: «Esaudiscila, vedi come ci grida dietro» (Mt 15,23).
La donna continua a supplicare; non si stanca. Il silenzio di Gesù si spiega perché è venuto solo per la casa d’Israele. Ma, dopo la resurrezione, dirà a suoi discepoli: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura» (Mc 16,15).
Il silenzio di Dio, a volte, ci tormenta. ¿Quante volte ci siamo lamentati per questo silenzio? Ma la cananea si prostra, si inginocchia. È la posizione di adorazione. Lui le risponde che non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cani. Lei risponde: «È vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni» (Mt 15,26-27).
Questa donna è molto astuta . Non si arrabbia, non risponde male, Gli dice, invece, di aver ragione: «È vero, Signore». Riesce a metterlo da parte sua e sembra che Gli voglia dire : —Sono come un cagnolino, e il cagnolino si trova sotto la protezione del suo padrone.
La cananea ci offre una grande lezione: dà ragione al Signore, che ce l’ha sempre. —Non pretendere di aver ragione quando ti presenti davanti al Signore. Non lamentarti mai e, se ti lamenti, finirai dicendo: «Signore, sia fatta la tua volontà».
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Impariamo ad essere o a mantenerci umili. Se non abbiamo ancora l'umiltà, impariamola; se invece l'abbiamo già, non perdiamola» (Sant’Agostino)
«Il Signore non chiude gli occhi dinanzi alle necessità dei suoi figli e, se talora sembra insensibile alle loro richieste, è solo per metterne alla prova e temprarne la fed » (Benedetto XVI)
«Come Gesù prega il Padre e rende grazie prima di ricevere i suoi doni, così egli ci insegna questa audacia filiale: « Tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto » (Mc 11,24) (…). Quanto Gesù è rattristato dalla « incredulità » (Mc 6,6) dei suoi compaesani e dalla poca fede dei suoi discepoli, tanto si mostra pieno di ammirazione davanti alla fede davvero grande del centurione romano e della Cananea» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 2.610)