Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Ebed-Mèlec uscì dalla reggia e disse al re: «O re, mio signore, quegli uomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremìa, gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame là dentro, perché non c’è più pane nella città». Allora il re diede quest’ordine a Ebed-Mèlec, l’Etiope: «Prendi con te tre uomini di qui e tira su il profeta Geremìa dalla cisterna prima che muoia».
Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose, dal fango della palude; ha stabilito i miei piedi sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, una lode al nostro Dio. Molti vedranno e avranno timore e confideranno nel Signore.
Ma io sono povero e bisognoso: di me ha cura il Signore. Tu sei mio aiuto e mio liberatore: mio Dio, non tardare.
«Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra?»
Rev. D. Isidre SALUDES i Rebull (Alforja, Tarragona, Spagna)Oggi, -dalle labbra di Gesù- ascoltiamo delle dichiarazioni scioccanti: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra» (Lc 12,49), «Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione» (Luca 12:51). Perché la verità crea divisione verso la bugia, la carità verso l’egoismo, la giustizia verso l'ingiustizia ...
Nel mondo -e in noi- c’è mescolanza di bene e di male, e dobbiamo prendere parte, scegliere, essendo consapevoli del fatto che la fedeltà è “scomoda”. Sembra più facile di temporeggiare, ma, allo stesso tempo, è meno evangelico.
Siamo tentati di fare un "vangelo" ed un"Gesù" a misura nostra, secondo i nostri gusti e passioni. Dobbiamo convincerci che la vita cristiana non può essere una mera routine, "arrangiarsi" senza un impegno costante per migliorare e cercare la perfezione. Benedetto XVI ha affermato che «Gesù Cristo non è una semplice convinzione privata o una dottrina astratta, ma una persona reale il cui ingresso nella storia è capace di rinnovare la vita di tutti».
Il supremo modello è Gesù (dobbiamo “avere lo sguardo fisso su di lui”, soprattutto nelle difficoltà e persecuzioni). Egli ha accettato di buon grado il supplizio della Croce per riparare la nostra libertà e recuperare la nostra felicità: «La libertà di Dio e la libertà dell'uomo si sono definitivamente incontrate nella sua carne crocifissa» (Benedetto XVI). Se ricordiamo Gesù, non ci lasceremo abbattere. Il suo sacrificio è l'opposto alla tiepidezza spirituale nella quale spesso noi ci accontentiamo.
La fedeltà esige di coraggio e di lotta ascetica. Il peccato e il male ci tentano continuamente: perciò s’impone il combattimento, lo sforzo coraggioso, la partecipazione alla Passione di Cristo. L'odio al peccato non è dunque pacifico. Il regno dei cieli richiede sforzo, lotta e la violenza su di noi stessi, e coloro che fanno questo sforzo sono quelli che lo conquistano (cfr Mt 11,12).
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Sentiamo il desiderio di portare il fuoco divino da un capo all'altro del mondo, di farlo conoscere a coloro che ci circondano: affinché anche loro conoscano la pace di Cristo e, con essa, trovino la felicità» (San Josemaria)
«Il fuoco di cui parla Gesù è il fuoco dello Spirito Santo, una presenza viva e operante in noi dal giorno del nostro Battesimo. Gesù vuole che lo Spirito Santo divampi come fuoco nei nostri cuori» (Francesco)
«Nella sua Pasqua, Cristo ha aperto le sorgenti del Battesimo a tutti gli uomini. In effetti, aveva già parlato della sua Passione che doveva soffrire a Gerusalemme come di un ‘Battesimo’ con cui doveva essere battezzato. Il sangue e l'acqua che sgorgarono dal fianco trafitto di Gesù crocifisso sono “figure" del Battesimo e dell'Eucaristia (…)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 1.225)