Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
La mattina dopo feci come mi era stato comandato e la gente mi domandava: «Non vuoi spiegarci che cosa significa quello che tu fai?». Io risposi: «La parola del Signore mi è stata rivolta in questi termini: Annuncia agli Israeliti: Così dice il Signore Dio: Ecco, io faccio profanare il mio santuario, orgoglio della vostra forza, delizia dei vostri occhi e anelito delle vostre anime. I figli e le figlie che avete lasciato cadranno di spada. Voi farete come ho fatto io: non vi velerete fino alla bocca, non mangerete il pane del lutto. Avrete i vostri turbanti in capo e i sandali ai piedi: non farete il lamento e non piangerete, ma vi consumerete per le vostre iniquità e gemerete l’uno con l’altro. Ezechièle sarà per voi un segno: quando ciò avverrà, voi farete proprio come ha fatto lui e saprete che io sono il Signore».
Ha detto: «Io nasconderò loro il mio volto; vedrò quale sarà la loro fine. Sono una generazione perfida, sono figli infedeli.
Mi resero geloso con ciò che non è Dio, mi irritarono con i loro idoli vani; io li renderò gelosi con uno che non è popolo, li irriterò con una nazione stolta».
«Che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?»
Rev. D. Óscar MAIXÉ i Altés (Roma, Italia)Oggi, la liturgia della Parola mette davanti alla nostra considerazione il famoso passaggio del ‘giovane ricco´, di quel giovane che non seppe rispondere davanti allo sguardo d’amore che Cristo gli rivolse (cf Mc 10,21). San Giovanni Paolo II ci ricorda che in quel giovane possiamo riconoscere ogni uomo che si avvicina a Cristo e gli domanda sul senso della sua propria vita: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?» (Mt 19,16). Il Papa commenta che l’interlocutore di Gesù intuisce che c’è un nesso tra il bene morale e la piena realizzazione del proprio destino».
Anche oggi quante persone si rivolgono questa domanda! Se ci guardiamo attorno, possiamo, forse, pensare che sono poche le persone che vedono `più in là´, oppure che l’uomo del secolo XXI, non avverte il bisogno di rivolgersi questo tipo di domande, giacchè le risposte pensa che non gli servono.
Gesù gli risponde: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti...» (Mt 19,17). Rivolgersi domande sull’aldilà non è solo legittimo, ma... è necessario farlo! Il giovane che Gli ha chiesto che cosa deve fare per ottenere la vita eterna, Cristo gli risponde che deve essere buono.
Oggi giorno per alcuni o per molti –poco importa– può sembrare impossibile l’ ”essere buono”... Oppure può sembrare a loro un qualcosa che non ha senso, una sciocchezza! Oggi, come più di venti secoli fa, Cristo continua a ricordarci che per entrare nella vita eterna, è necessario rispettare i comandamenti della legge di Dio: non si tratta di un “ottimo”, ma che è il cammino necessario affinché l’uomo sia simile a Dio e possa così entrare nella vita eterna della mano di Padre-Dio. Infatti «Gesù mostra che i comandamenti non devono essere intesi come un limite che non bisogna oltrepassare, ma come un sentiero aperto verso un cammino morale e spirituale di perfezione, il cui impulso interno è l’amore» (San Giovanni Paolo II).
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Se non sei padrone di te stesso, per quanto tu possa essere potente il tuo potere mi fa pena e mi fa ridere» (San Josemaría)
«Gesù mostra che i comandamenti non devono essere intesi come un limite minimo da non oltrepassare, ma piuttosto come una strada aperta per un cammino morale e spirituale di perfezione, la cui anima è l'amore» (San Juan Pablo II)
«“Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?” Al giovane che gli rivolge questa domanda, Gesù risponde innanzi tutto richiamando la necessità di riconoscere Dio come... il Bene per eccellenza... Poi Gesù gli dice: « Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti »... Infine Gesù riassume questi comandamenti in una formulazione positiva: « Ama il prossimo tuo come te stesso» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 2.052)