Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà: hai reso la tua promessa più grande del tuo nome. Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza.
Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile; il superbo invece lo riconosce da lontano. Signore, il tuo amore è per sempre: non abbandonare l’opera delle tue mani.
«La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo? (...). Ma voi, chi dite che io sia?»
Rev. D. Joaquim MESEGUER García (Rubí, Barcelona, Spagna)Oggi, la professione di fede di Pietro a Cesarea di Filippo apre l'ultima tappa del ministero pubblico di Gesù preparandoci all'avvenimento supremo della sua morte e resurrezione. Dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, Gesù decide di ritirarsi per un po´di tempo con i suoi apostoli per intensificarne la formazione. In essi comincia a farsi visibile la Chiesa, seme del Regno di Dio nel mondo.
Due domeniche fa, nel contemplare Pietro camminare sulle acque ed affondare in esse, ascoltavamo il rimprovero di Gesù: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?» (Mt 14,31). Oggi il rimprovero si trasforma in elogio: «Beato te, Simone, figlio di Giona» (Mt 16,17). Pietro è felice perché ha aperto il suo cuore alla rivelazione divina ed in Gesucristo ha riconosciuto il Figlio di Dio Salvatore. Lungo la storia ci vengono presentate le stesse domande: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo? (...). Voi chi dite che io sia?» (Mt 16,13.15). Anche noi, in qualche momento, abbiamo dovuto rispondere chi è Gesù per me e chi riconosco in Lui; da una fede ricevuta e trasmessa per mezzo di testimoni (genitori, catechisti, sacerdoti, insegnanti, amici...) siamo passati ad una fede personalizzata in Gesù Cristo, della quale siamo diventati pure testimoni, giacché in questo consiste il nucleo essenziale della fede cristiana.
Solo dalla fede e comunione con Gesù Cristo vinceremo il potere del male. Il regno della morte si scopre tra noi, ci apporta sofferenza e ci propone molte domande; tuttavia, anche il Regno di Dio si fa presente in mezzo a noi e ci svela la speranza; e la Chiesa, sacramento del Regno di Dio nel mondo, edificata sulla roccia della fede confessata da Pietro, ci fa nascere alla speranza e all'allegria della vita eterna. Mentre ci sia umanità nel mondo, sarà necessario dare speranza, e mentre sia necessario dare speranza, sarà necessaria la missione della Chiesa; perciò il potere dell'inferno non la sconfiggerà, giacché Cristo, presente nel suo popolo, ne è garante.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Il beato Pietro è il primo degli apostoli, impetuoso amante di Cristo, al quale meritò di sentire: 'E io ti dico che tu sei Pietro', e su questa roccia edificherò la fede che hai appena confessato» (Sant'Agostino)
«Ognuno di noi è una piccola pietra, ma nelle mani di Gesù partecipa alla costruzione della Chiesa: essa è comunità di vita, fatta di tantissime pietre, tutte diverse, che formano un unico edificio nel segno della fraternità e della comunione» (Francesco)
«Nel collegio dei Dodici Simon Pietro occupa il primo posto. Gesù a lui ha affidato una missione unica... Cristo, « Pietra viva », (cf. 1 Pt 2,4) assicura alla sua Chiesa fondata su Pietro la vittoria sulle potenze di morte. Pietro... avrà la missione di custodire la fede nella sua integrità e di confermare i suoi fratelli (cf Lc 22,32)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 552)