Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Tu li sommergi: sono come un sogno al mattino, come l’erba che germoglia; al mattino fiorisce e germoglia, alla sera è falciata e secca.
Insegnaci a contare i nostri giorni E acquisteremo un cuore saggio. Ritorna, Signore: fino a quando? Abbi pietà dei tuoi servi!
Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: rendi salda per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rendi salda.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
«Chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo»
Rev. D. Joaquim MESEGUER García (Rubí, Barcelona, Spagna)Oggi, Gesù ci mostra il luogo per essere occupato dagli altri nella nostra gerarchia dell'amore e ci parla del seguimento che deve caratterizzare la vita cristiana, un percorso che passa attraverso varie fasi e nel quale accompagniamo con la nostra croce Gesù Cristo: «Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo» (Lc 14,27).
Entra Gesù in conflitto con la legge di Dio, che ci comanda di onorare i nostri genitori ed amare il prossimo, quando dice: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo» (Luca 14:26)? Naturalmente no. Gesù ha detto che Egli non è venuto per abolire la Legge, ma per portarla a compimento, perciò dà la giusta interpretazione. Richiedendo un'amore incondizionato proprio da Dio stesso, dichiara che Egli è Dio, che noi dobbiamo amarlo sopra ogni cosa e tutto ordinarlo nel suo amore. Nell'amore di Dio, che ci porta a consegnarci con fiducia a Gesù Cristo, ameremo il prossimo con un amore sincero e giusto. Sant'Agostino dice: «Ecco che ti trascina il desiderio per la verità di Dio e di percipire la sua volontà nelle Scritture Sacre».
La vita cristiana è un viaggio continuo con Gesù. Oggi, molti sono attirati, in teoria, ad essere cristiani, ma in realtà non viaggiano con Gesù, restano nel punto di partenza e nemmeno cominciano il cammino, o abbandonano appena cominciano, o imprendono un altro viaggio con altri compagni. Il bagaglio per camminare in questa vita con Gesù è la croce, ciascuno la sua, ma insieme alla quota di dolore che ci colpisce a noi, seguaci di Cristo, si aggiunge anche la consolazione con la quale Dio conforta i suoi testimoni in qualsiasi classe di prova. Dio è la nostra speranza ed in Egli vi è la sorgente della vita.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Approfitta delle piccole sofferenze ancor più che di quelle grandi. Dio non guarda tanto a ciò che si soffre quanto al modo in cui si soffre. Soffrire poco o molto, soffrire per Dio, è soffrire da santo» (San Luigi Mª Grignion de Montfort)
«Sempre c’è questo cammino che Lui ha fatto per primo: il cammino dell’umiltà, il cammino anche dell’umiliazione, di annientare se stesso, e poi risorgere. Ma, questa è la strada!» (Francesco)
«(…) Fin dall'inizio, i primi discepoli sono stati presi dal desiderio ardente di annunziare Cristo: « Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato » (At 4,20). Essi invitano gli uomini di tutti i tempi ad entrare nella gioia della loro comunione con Cristo» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 425)