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Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Davide afferrò le sue vesti e le stracciò; così fecero tutti gli uomini che erano con lui. Essi alzarono lamenti, piansero e digiunarono fino a sera per Saul e Giònata, suo figlio, per il popolo del Signore e per la casa d’Israele, perché erano caduti di spada. Allora Davide intonò questo lamento su Saul e suo figlio Giònata: «Il tuo vanto, Israele, sulle tue alture giace trafitto! Come sono caduti gli eroi? O Saul e Giònata, amabili e gentili, né in vita né in morte furono divisi; erano più veloci delle aquile, più forti dei leoni. Figlie d’Israele, piangete su Saul, che con delizia vi rivestiva di porpora, che appendeva gioielli d’oro sulle vostre vesti. Come son caduti gli eroi in mezzo alla battaglia? Giònata, sulle tue alture trafitto! Una grande pena ho per te, fratello mio, Giònata! Tu mi eri molto caro; la tua amicizia era per me preziosa, più che amore di donna. Come sono caduti gli eroi, sono perite le armi?».
Signore, Dio degli eserciti, fino a quando fremerai di sdegno contro le preghiere del tuo popolo? Tu ci nutri con pane di lacrime, ci fai bere lacrime in abbondanza. Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini e i nostri nemici ridono di noi.
«È fuori di sé»
Rev. D. Antoni CAROL i Hostench (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)Oggi, vediamo che gli stessi parenti di Gesù osano dire di Lui che «E’ fuori di se» (Mc 3, 21). Ancora una volta si compie l’antico proverbio «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua» (Mt 13,57). Non c’è nemmeno bisogno di dire che questo lamento non “macchia” Maria Santissima, perché dal primo all’ultimo momento –quando Lei si trovava ai piedi della Croce- si sostenne saldamente nella fede e fiducia verso Suo Figlio.
Dunque, e noi? Esaminiamoci! Quante persone vivono accanto a noi, che abbiamo a portata di mano, sono luce per la nostra vita, e noi...? Non è necessario andar lontano: pensiamo al Papa Giovanni Paolo II: quanti lo seguirono, e... allo stesso tempo, quanti lo giudicarono “testardo-antiquato”, geloso del suo “potere”? E’ possibile che Gesù –duemila anni dopo- resti ancora sulla Croce per la nostra salvezza e che noi, di sotto, continuiamo a dire: «Scendi e crederemo in te» (cf. Mc 15,32)?
O viceversa. Se ci sforziamo per configurarci con Cristo, la nostra presenza non risulterà per quelli con cui conviviamo per motivi di parentela, lavoro, ecc. Peggio ancora, a qualcuno ciò risulterà fastidioso, perché sarà per lui un rimorso di coscienza. Ci è già stato garantito!: «Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi» (Gv 15,20). Dietro le loro beffe, vorranno occultare la loro paura; mediante i loro giudizi negativi, faranno una pessima difesa della propria “pigrizia”.
Quante volte accusano noi cattolici di essere “esagerati”? Dobbiamo rispondere che non lo siamo, perché in tema di amore è impossibile esagerare. Però sì, che è vero che siamo “radicali”, perché l’amore è così: “totalizzante”: «o tutto o niente»; «o l’amore uccide l’io o l’io distrugge l’amore».
E’ questa la ragione per cui il Santo Padre ci parlò di “radicalismo evangelico” e di “non aver paura”: «Nelle questioni del Regno non c’ è tempo per guardare indietro e, meno ancora per lasciarci trasportare dalla pigrizia» (San Giovanni Paolo II).
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Un settore del popolo giudica negativamente l'opera e il messaggio di Cristo. Dobbiamo imparare dall’integrità di Cristo nel patire tali grandi diffamazioni e calunnie. Che importanza ha che gli uomini ci disonorino, se la nostra coscienza ci difende?» (San Gregorio Magno)
«Sua Madre lo seguì sempre fedelmente, tenendo fisso lo sguardo del suo cuore su Gesù, e sul suo mistero. Chiediamo a Maria che aiuti anche noi a tenere lo sguardo ben fisso su Gesù e a seguirlo sempre, anche quando costa» (Francesco)
«Non compaiono nei Vangeli molte cose che interessano la curiosità umana a riguardo di Gesù. Quasi niente vi si dice della sua vita a Nazaret, e anche di una notevole parte della sua vita pubblica non si fa parola. Ciò che è contenuto nei Vangeli è stato scritto ‘perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome’ (Gv 20,31)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 514)
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