Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra il ricordo. Gridano e il Signore li ascolta, li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi; non sarà condannato chi in lui si rifugia.
»Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: «O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo».
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: «O Dio, abbi pietà di me peccatore». Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
«O Dio, abbi pietà di me...»
Rev. D. Joan Pere PULIDO i Gutiérrez (Sant Feliu de Llobregat, Spagna)Oggi, leggiamo con attenzione e novità il Vangelo di Luca. Una parabola rivolta ai nostri cuori. Delle parole di vita per rivelare la nostra autenticità umana e cristiana, che si basa su l'umiltà di sapere che siamo peccatori («O Dio, abbi pietà di me peccatore» Lc 18,13), e nella misericordia e la bontà del nostro Dio («chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato»: Lc 18,14).
L' autenticità è, oggi più che mai!, una necessità per scoprire noi stessi e mettere in evidenza la realtà liberatrice di Dio nelle nostre vite e nella nostra società. E ' l' atteggiamento giusto affinché la Verità della nostra fede arrivi, con tutta la sua forza, all’ uomo e la donna di oggi. Tre elementi costituiscono la colonna vertebrale di questa autenticità evangelica: la fermezza, l' amore e la saggezza (cf. 2Tim 1,7).
La fermezza, per conoscere la Parola di Dio e mantenerla nelle nostre vite, nonostante le difficoltà. Specialmente in questo nostro tempo, dobbiamo prestare attenzione a questo punto, perché vi è molto di auto-inganno nell'ambiente che ci circonda. San Vincenzo di Lerins ci ha avvertito: "Appena comincia a propagarsi la putrefazione di un nuovo errore e questo, per giustificarsi, prende alcuni versetti della Scrittura, che interpreta con false dichiarazioni e le frodi"
L' amore, per guardare con occhi teneri –cioè, lo sguardo di Dio- alla persona o l' evento che abbiamo davanti a noi. San Giovanni Paolo II ci invita a «promuovere una spiritualità della comunione» che, tra altre cose, significa «uno sguardo del cuore soprattutto verso il mistero della Trinità che abita in noi, e la cui luce deve essere riconosciuta anche nel volto dei fratelli che stanno al nostro fianco».
E, infine, saggezza per trasmettere questa Verità nel linguaggio di oggi, incarnando realmente la Parola di Dio nella nostra vita: «Crederanno le nostre opere più che a qualsiasi altro discorso» (San Giovanni Crisostomo).
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Non dobbiamo in alcun modo avere la presunzione di vivere rettamente e senza peccato. Ciò che testimonia a favore della nostra vita è il riconoscimento delle nostre colpe» (Sant'Agostino)
«Non basta chiedersi quanto preghiamo, dobbiamo anche chiederci come preghiamo. Chiedo: si può pregare con arroganza? No. È possibile pregare con ipocrisia? No. Dovremmo solo pregare mettendoci davanti a Dio così come siamo» (Francesco)
«”La preghiera è l'elevazione dell'anima a Dio o la domanda a Dio di beni convenienti” (San Giovanni Damasceno). Da dove partiamo pregando? Dall'altezza del nostro orgoglio e della nostra volontà o “dal profondo” (Sal 130,1) di un cuore umile e contrito? (…). L'umiltà è la disposizione necessaria per ricevere gratuitamente il dono della preghiera: l'uomo è un mendicante di Dio. (San Agostino)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 2.559)