Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; ma per voi è più necessario che io rimanga nel corpo. Persuaso di questo, so che rimarrò e continuerò a rimanere in mezzo a tutti voi per il progresso e la gioia della vostra fede, affinché il vostro vanto nei miei riguardi cresca sempre più in Cristo Gesù, con il mio ritorno fra voi.
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?
Avanzavo tra la folla, la precedevo fino alla casa di Dio, fra canti di gioia e di lode di una moltitudine in festa.
«Notando come sceglievano i primi posti...»
Rev. D. Josep FONT i Gallart (Getafe, Spagna)Oggi, avete fatto caso come inizia questo Vangelo? Loro, i farisei, lo stavano osservando e anche Gesù li osserva: «Notando come sceglievano i primi posti» (Lc 14,7) Che forma così diversa di osservare!
L’osservazione, come tutte le attività interne ed esterne, è molto differente secondo la motivazione che la provoca, secondo i moventi interni, e d’accordo con quello che c’è nel cuore dell’osservatore. I farisei – come ci dice il Vangelo in diversi passaggi- osservano Gesù per accusarLo. Gesù, invece, osserva per aiutare, per servire, per fare il bene. E, come una madre sollecita, consiglia: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto» (Lc 14,8).
Gesù dice con parole quello che Lui è e quello che ha nel Suo cuore: non cerca onori ma di onorare; non pensa nel proprio onore ma in quello del Padre. Non pensa a Sé ma agli altri. Tutta la vita di Gesù è una rivelazione di chi è Dio : “Dio è amore”.
Perciò, in Gesù diventa realtà – più che in chiunque altro- il Suo insegnamento: «Svuotò Se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini (...) Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome» (Fil 2,7-9).
Gesù è il Maestro in opere e parole. I cristiani vogliamo essere Suoi discepoli. Solo possiamo avere la stessa condotta del Maestro, se nel nostro cuore abbiamo ciò che aveva Lui, se abbiamo il Suo Spirito, lo Spirito d’amore. Lavoriamo per aprirci totalmente al Suo Spirito e per lasciarci prendere e possedere totalmente da Lui.
E questo senza pensare di esserne “elogiati”, senza pensare a noi, ma solo a Lui. «Anche se non ci fosse il cielo, io ti amerei; anche se non ci fosse l’inferno, ti temerei; così come Ti amo, io Ti amerei» (Autore anonimo o forse Miguel de Guevara?) Lasciamoci trasportare sempre dall’amore!
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Oh, com’è bella l’anima umile: dal suo cuore, come fosse un incensiere, sale un profumo piacevolissimo e, attraverso le nuvole, giunge a Dio stesso» (Santa Faustina Kowalska)
«Cristo stesso prese l’ultimo posto nel mondo — la croce — e proprio con questa radicale umiltà ci ha redenti e ci aiuta costantemente» (Benedetto XVI)
«La preghiera contemplativa è la più semplice espressione del mistero della preghiera. La preghiera contemplativa è un dono, una grazia; La preghiera contemplativa è un rapporto di alleanza, concluso da Dio nella profondità del nostro essere (…)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.2713)