Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Prosperità e ricchezza nella sua casa, la sua giustizia rimane per sempre. Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti: misericordioso, pietoso e giusto.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, amministra i suoi beni con giustizia. Egli non vacillerà in eterno: eterno sarà il ricordo del giusto.
del Signore nostro Gesù Cristo. Alleluia.
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
«Pregare sempre, senza stancarsi mai»
Rev. D. Joan FARRÉS i Llarisó (Rubí, Barcelona, Spagna)Oggi, negli ultimi giorni dell’anno liturgico, Gesù ci esorta a pregare, a rivolgerci a Dio. Possiamo pensare come i padri e le madri di famiglia che aspettano - ogni giorno! – che i loro figli dicendo loro qualcosa, e dimostrino il loro affetto amoroso.
Anche Dio, che è Padre di tutti, lo aspetta. Gesù ce lo ripete molte volte nel Vangelo e sappiamo che parlare con Dio è praticare l’orazione. L’orazione è la voce della fede, del nostro credere in Lui, della nostra fiducia, e magari fosse anche sempre la manifestazione del nostro amore.
Affinché la nostra preghiera sia perseverante e fiduciosa, dice san Luca che «Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai» (Lc 18,1). Sappiamo che la preghiera si può fare lodando il Signore ringraziandolo, o riconoscendo la propria debolezza umana – il peccato -, implorando la misericordia di Dio, ma la maggior parte delle volte sarà di richiesta per qualche grazia o favore. E, anche se non si ottiene per il momento quello che si chiede, il solo fatto di potersi rivolgere a Dio, il fatto di poter raccontare a questo Qualcuno la pena o la preoccupazione, sarà già il conseguimento di qualcosa e sicuramente –sebbene non immediatamente ma nel tempo– otterrà risposta, perché «Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui?» (Lc 18,7).
San Giovanni Climaco, a proposito di questa parabola evangelica, dice che «quel giudice che non temeva Dio cede all’insistenza della vedova per non avere più il fastidio di ascoltarla. Dio farà giustizia all’anima, vedova di Lui a causa del peccato, di fronte al corpo, suo primo nemico, e di fronte ai demoni, suoi avversari invisibili. Il Divino Commerciante saprà scambiare bene le nostre buone mercanzie, mettere a disposizione i suoi grandi beni con sollecitudine amorosa ed essere pronto ad accogliere le nostre suppliche».
Perseveranza nella preghiera, fiducia in Dio. Tertulliano diceva che «solo la preghiera può vincere Dio».
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Il traditore sa che un’anima che ha perseveranza nella preghiera l’ha perduta» (Santa Teresa di Gesù)
«La creazione è stata fatta per essere uno spazio di preghiera. La creazione è lì affinché adoriamo Dio. Diceva San Benedetto nella sua regola: ‘Nulla sia preferito al servizio di Dio’» (Benedetto XVI)
«Quando ci mettiamo a pregare, mille lavori o preoccupazioni, ritenuti urgenti, si presentano come prioritari; ancora una volta è il momento della verità del cuore e del suo amore preferenziale» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2732)