Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
La tua sposa come vite feconda nell’intimità della tua casa; i tuoi figli come virgulti d’ulivo intorno alla tua mensa.
Ecco com’è benedetto l’uomo che teme il Signore. Ti benedica il Signore da Sion. Possa tu vedere il bene di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita!
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
»Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
»Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: «Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque». «Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone».
»Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: «Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due». «Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone».
»Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: «Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo». Il padrone gli rispose: «Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti».
«A chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza»
P. Antoni POU OSB Monje de Montserrat (Montserrat, Barcelona, Spagna)Oggi, Gesù ci narra un’altra parabola del giudizio. Ci avviciniamo alla festa dell’Avvento e, quindi , la fine dell’anno liturgico è vicina.
Dio, donandoci la vita, ci ha consegnato anche delle possibilità –più piccole o più grandi- di sviluppo personale, etico e religioso. Non importa se uno ha molto o poco, l’importante è che si deve far fruttificare quello che abbiamo ricevuto. L’uomo della nostra parabola, che nasconde il suo talento per paura del padrone, non ha saputo arrischiarsi: «Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone» (Mt 25,18). Forse l’essenza della parabola potrebbe essere questo: dobbiamo avere il concetto di un Dio che ci anima ad uscire da noi stessi, che ci incoraggia a vivere la libertà per il Regno di Dio.
La parola “talento” di questa parabola –che non è nient’altro che il peso equivalente alla quantità di 30 kg di argento- ha fatto tanta fortuna, che nel linguaggio popolare si usa per indicare le qualità di una persona. La parabola però non esclude che i talenti che ci ha dato Dio non siano soltanto le nostre possibilità, ma anche le nostre limitazioni. Ciò che siamo e ciò che abbiamo, è il materiale con il quale Dio vuole fare di noi una realtà nuova.
La frase «a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha» (Mt 25,29), non è, naturalmente, una sentenza per stimolare il consumo, soltanto si può capire a livello di amore e di generosità. Effettivamente, se corrispondiamo ai doni di Dio fidandoci del suo aiuto, allora sapremo che è Lui chi da l’aumento: «Le storie di tante persone semplici, gentili, alle quali la fede ha fatto buone, dimostrano che la fede produce effetti molto positivi (...). E, al contrario: dobbiamo anche notare che la società, con l’evaporazione della fede, si è tornata più dura... » (Benedetto XVI).
Pensieri per il Vangelo di oggi
«È perciò necessario, fratelli miei, che poniate ogni cura nella custodia della carità, in ogni azione che dovete compiere» (San Gregorio Magno)
«Viviamo per il Signore e impostiamo la nostra vita sull’amore, come ha fatto Gesù: potremo assaporare la gioia autentica, e la nostra vita non sarà sterile, sarà feconda» (Francesco)
«I testimoni che ci hanno preceduto nel Regno... contemplano Dio, lo lodano e non cessano di prendersi cura di coloro che hanno lasciato sulla terra. Entrando nella « gioia » del loro Signore, essi sono stati stabiliti « su molto ». La loro intercessione è il più alto servizio che rendono al disegno di Dio. Possiamo e dobbiamo pregarli di intercedere per noi e per il mondo intero» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 2.683)
In questi giorni chiediamo il tuo aiuto per coprire il budget 2024
Puoi fare la tua donazione ora qui
_______