Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
È là che salgono le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge d’Israele, per lodare il nome del Signore. Là sono posti i troni del giudizio, i troni della casa di Davide.
Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli.
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
«Costui è il re dei Giudei»
Rev. D. Joan GUITERAS i Vilanova (Barcelona, Spagna)Oggi, il Vangelo ci fa alzare gli occhi verso la croce dove Cristo morente sul Calvario. Qui vediamo il Buon Pastore che dà la vita per le pecore. E, su di Lui, c'è un cartello che recita: "Costui è il re dei Giudei" (Lc 23,38). Questo che soffre e che è così orribilmente sfigurato nel suo volto, è il Re? È possibile? LO capisce perfettamente il buon ladrone, uno dei due giustiziati a lato di Gesù. Dice con fede supplicante: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno" (Lc 23:42). La risposta di Gesù è confortante e vero: "In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso" (Lc 23,43).
Sì, confessiamo che Gesù è il Re. "Re" con maiuscola. Nessuno potrà essere mai alla altezza della sua regalità. Il Regno di Gesù non è di questo mondo. Si tratta di un Regno in cui si entra per la conversione cristiana. Un Regno di verità e di vita, un Regno di santità e di grazia, Regno di giustizia, di amore e di pace. Un Regno che esce dal sangue e l' acqua sgorgati dal fianco di Gesù Cristo.
Il Regno di Dio fu un tema primordiale nella predicazione del Signore. Invitava continuamente tutti ad entrare in Lui. Un giorno, nel Discorso della Montagna, proclamò beati i poveri nello spirito, perché essi possiederanno il Regno.
Origene, commentando la dichiarazione di Gesù: "Il regno di Dio è in mezzo a voi!" (Lc 17,21), spiega che chi implora la venuta del Regno di Dio, lo chiede rettamente da quel Regno di Dio che è dentro di lui, affinché nasca, fiorisca e maturi. Aggiunge che "il Regno di Dio che c'è dentro di noi, se andiamo avanti continuamente, raggiungerà la sua pienezza quando abbia compiuto ciò che dice l' Apostolo: Cristo, essendo sottoposti coloro che sono nemici, lascerà il Regno nelle mani di Dio Padre, affinché Dio sia tutto in tutti". Lo scrittore ci esorta a dire sempre "Sia santificato il tuo nome venga il tuo Regno".
Viviamo già adesso il Regno con la santità, e diamo testimonio di Lui con la carità che autentifica la fede e la speranza.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Tra gli uomini, alla confessione segue la punizione; davanti a Dio, invece, alla confessione segue la salvezza» (San Giovanni Crisostomo)
«La promessa di Gesù al buon ladrone ci dà una grande speranza. Il Signore dona sempre di più, è tanto generoso, dona sempre di più di quello che gli viene chiesto: tu gli chiedi di ricordarti e lui ti porta nel suo Regno» (Francesco)
«(…) La parabola del povero Lazzaro e la parola detta da Cristo in croce al buon ladrone (cf. Lc 23,43) (…)parlano di una sorte ultima dell'anima (cf. Mt 16,26) che può essere diversa per le une e per le altre» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 1.021)