Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
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Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Dopo questo, udii come una voce potente di folla immensa nel cielo che diceva: «Alleluia! Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio, perché veri e giusti sono i suoi giudizi. Egli ha condannato la grande prostituta che corrompeva la terra con la sua prostituzione, vendicando su di lei il sangue dei suoi servi!». E per la seconda volta dissero: «Alleluia! Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!». Allora l’angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!».
Riconoscete che solo il Signore è Dio: egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo.
Varcate le sue porte con inni di grazie, i suoi atri con canti di lode, lodatelo, benedite il suo nome.
Perché buono è il Signore, il suo amore è per sempre, la sua fedeltà di generazione in generazione.
»In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
«Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina»
Fray Lluc TORCAL Monje del Monasterio de Sta. Mª de Poblet (Santa Maria de Poblet, Tarragona, Spagna)Oggi, leggendo questo santo Vangelo, come non possiamo non vedere riflesso il momento presente, pieno di minacce e di sangue? «Sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra» (Lc 21,25b-26a). Molte volte la seconda venuta del Signore è stata raffigurata con le immagini più terrificanti possibili, come sembra che avvenga effettivamente in questo Vangelo, sempre all’insegna della paura.
Tuttavia, ci dobbiamo chiedere se sia questo il messaggio che oggi ci rivolge il Vangelo. Soffermiamoci sulle ultime parole: «Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina» (Lc 21,28). La essenza del messaggio di questi ultimi giorni dell’anno liturgico non è la paura, ma la speranza della liberazione futura, ovvero la speranza squisitamente cristiana di raggiungere la pienezza di vita con il Signore, alla quale parteciperà anche il nostro corpo e il mondo che ci circonda. Gli avvenimenti che ci vengono narrati così drammaticamente, vogliono indicare in modo simbolico la partecipazione di tutta la creazione alla seconda venuta del Signore, così come già vi partecipò nella prima venuta, specialmente nel momento della sua passione, quando si oscurò il cielo e tremò la terra. La dimensione cosmica non rimarrà relegata alla fine dei tempi, in quanto è una dimensione che accompagna l’uomo da quando entrò nel Paradiso.
La speranza del cristiano non è ingannevole, perché quando comincino ad accadere queste cose –ci dice lo stesso Signore- «Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria» (Lc 21,27). Non viviamo nell’angoscia dinanzi alla seconda venuta del Signore, la sua Parusia: meditiamo, piuttosto, sulle profonde parole di sant’Agostino che, già nella sua epoca, vedendo i cristiani intimoriti di fronte al ritorno del Signore, si chiede: «Come può la Sposa aver paura del suo Sposo?».
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Aspetta, aspetta, che non sai quando verrà il giorno né l'ora. Veglia con attenzione, che tutto passa velocemente» (Santa Teresa di Gesù)
«Gli elementi cosmici passano, mentre la Parola di Gesù è il vero “firmamento” sotto il quale l'uomo può restare» (Benedetto XVI)
«(…) Fino al momento in cui tutto sarà a lui sottomesso (cf. 1Cor 15,28), ‘fino a che non vi saranno i nuovi cieli e la terra nuova', nei quali la giustizia ha la sua dimora, la Chiesa pellegrinante nei suoi sacramenti e nelle sue istituzioni, che appartengono alla età presente, porta la figura fugace di questo mondo (…)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 671)
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