Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce.
Se ascoltaste oggi la sua voce! «Non indurite il cuore come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere».
«Un insegnamento nuovo, dato con autorità»
Rev. D. Jordi CASTELLET i Sala (Vic, Barcelona, Spagna)Oggi, Cristo ci rivolge il suo energico grido, senza dubbi e con autorità: «Taci! Esci da lui!» (Mc 1,25). Lo dice agli spiriti maligni che vivono in noi e che non ci lasciano essere liberi, tale come Dio ci ha creato e desiderato.
Se te ne sei accorto, i fondatori degli ordini religiosi, la prima norma che impongono quando stabiliscono la vita comunitaria, è quella del silenzio: in una casa dove si deva pregare, dovrà regnare il silenzio e la contemplazione. Come recita l’adagio: «Il bene non fa rumore». Per questo Cristo ordina a quello spirito maligno di zittire, perché il suo obbligo è di arrendersi davanti a chi è la Parola che «Il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi (Gv 1,14)».
Però è anche vero che insieme all‘ammirazione che sentiamo per il Signore si può incorporare anche un sentimento di sufficenza, in modo tale da giungere a pensare come diceva San Agostino nelle proprie confessioni: «Signore, fammi casto, però ancora no». La tentazione è quella di lasciare per ultimo la propria conversione, perché ancora non coincide con i progetti personali.
La chiamata al seguimento radicale di Gesù Cristo, è per Lui qui e adesso, per fare possibile il suo Regno, che si fa strada però con difficoltà fra di noi. Lui conosce il nostro tepore, sa che non ci sprechiamo decisamente nella opzione per il Vangelo, ma che vogliamo contemporizzare tirando avanti, vivendo, senza stridenze e senza fretta.
Il male non può convivere con il bene. La vita in santità non permette il peccato. «Nessuno può servire due padroni perché odierà l’uno e amera l’altro» (Mt 6,24), disse Gesù Cristo. Rifugiamoci sull’albero santo della croce e che la sua ombra si proietti sulla nostra vita, e lasciamo che sia Lui a confortarci, ci faccia capire il perché della nostra esistenza e ci conceda una vita degna di figli di Dio.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Quanto potere ha l'umiltà di Dio che si è manifestata in Cristo contro la superbia dei demoni (...) E i demoni hanno perfino detto al Signore: Che c'è fra noi e te, o Gesù di Nazareth? È chiaro da queste parole che esisteva in essi una grande scienza e non vi era la carità» (Sant’Agostino)
«Vi chiedo sempre di avere un quotidiano contatto col Vangelo. Leggete un passo del Vangelo ogni giorno. E’ la forza che ci cambia, che ci trasforma: cambia la vita, cambia il cuore» (Francesco)
«La Parola di Dio, che è potenza divina per la salvezza di chiunque crede, si presenta e manifesta la sua forza in modo eminente negli scritti del Nuovo Testamento » (Concilio Vaticano II). Questi scritti ci consegnano la verità definitiva della rivelazione divina. Il loro oggetto centrale è Gesù Cristo, come pure gli inizi della sua Chiesa sotto l'azione dello Spirito Santo» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 124)