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Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Ti ho fatto conoscere il mio peccato, non ho coperto la mia colpa. Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità» e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.
Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti! Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!
«Se vuoi, puoi purificarmi!»
Rev. D. Ferran JARABO i Carbonell (Agullana, Girona, Spagna)Oggi, il Vangelo ci invita a contemplare la fede di questo lebbroso. Sappiamo che ai tempi di Gesù, i lebbrosi erano marginati socialmente e considerati impuri. La guarigione del lebbroso è, anticipatamente, una visione della salvazione, offerta da Gesù a tutti e un richiamo perché Gli apriamo il nostro cuore affinché venga da Lui trasformato.
La sequenza dei fatti è chiara. In primo luogo, il lebbroso chiede la guarigione e professa la sua fede: «Se vuoi, puoi purificarmi» (Mc 1,40). In secondo luogo, Gesù –che letteralmente si arrende davanti alla nostra fede- lo guarisce («Lo voglio, sii purificato»), e gli chiede di realizzare quello che la Legge prescrive, mentre gli chiede di osservare silenzio su quanto gli è accaduto. Ma, in verità, il lebbroso «si mise a proclamare e a divulgare il fatto» (Mc 1,45). In un certo qual modo disubbidisce all’ultima indicazione di Gesù, ma l’incontro con il Salvatore suscita in lui un sentimento che non riesce a silenziare.
La nostra vita assomiglia a quella del lebbroso. A volte viviamo, a causa del peccato, separati da Dio e dalla comunità. Questo Vangelo, però, ci incoraggia offrendoci un modello: professare tutta la nostra fede in Gesù, aprire a Lui tutto il nostro cuore, ed appena guariti dallo Spirito, andare dovunque e proclamare ai quattro venti che abbiamo trovato il Signore. Questo è l’effetto del sacramento della Riconciliazione, il sacramento della gioia.
Come ben dice sant’Anselmo: «L’anima deve dimenticare se stessa e restare totalmente in Gesù Cristo che è morto per riscattarci dal peccato ed è risuscitato perché noi risuscitassimo per le opere di giustizia». Gesù vuole che percorriamo assieme a Lui il cammino, vuole guarirci. Quale sarà la nostra risposta? Dobbiamo andare a cercarLo con l’umiltà del lebbroso e permettere che Lui ci aiuti a respingere il peccato per vivere la Sua Giustizia.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«L'amore di Cristo ci stimola e ci spinge a correre e volare sulle ali del santo zelo. E, se non si ha zelo, è un segno sicuro che il fuoco dell'amore, della carità e dell'amore di Dio si è spento nel cuore» (Sant’ Antonio Mª Claret)
«Gesù nella sua passione è divenuto come un 'lebbroso', reso impuro per i nostri peccati, al fine di ottenere il perdono e la salvezza per noi» (Benedetto XVI)
«Gesù si ritira spesso nella solitudine delle montagne, preferibilmente di notte, per pregare. Prende le persone con sé nella sua preghiera, perché assume anche l'umanità nell'Incarnazione, e le offre al Padre, offrendo anche sé stesso (…)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 2.602)