Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
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Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Egli mette pace nei tuoi confini e ti sazia con fiore di frumento. Manda sulla terra il suo messaggio: la sua parola corre veloce.
Annuncia a Giacobbe la sua parola, i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele. Così non ha fatto con nessun’altra nazione, non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.
Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
«Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti»
Rev. D. René PARADA Menéndez (San Salvador, El Salvador)Oggi, il Signore ci insegna quale dev’essere il nostro atteggiamento davanti alla Croce. L’amore ardente alla volontà di Suo Padre, per consumare la salvazione del genero umano –di ogni uomo e di ogni donna- Lo muove ad andare in fretta verso Gerusalemme, dove «sarà consegnato (...), lo condanneranno a morte (...), lo flagelleranno e l’uccideranno (cf. Mc 10,33-34). Anche se non comprendiamo, o incluso, abbiamo paura di fronte al dolore, la sofferenza o le contraddizioni di ogni giorno, cerchiamo di restare uniti –per amore alla volontà salvifica di Dio- all’offerta della croce di ogni giorno.
L’esercizio assiduo della preghiera e dei sacramenti, specialmente quello della Confessione personale dei peccati e quello dell’Eucaristia, aumenteranno in noi l’amore verso Dio e degli altri per Dio, in tal modo che ci renderemo capaci di dire: «Lo possiamo» (Mc 10,39), nonostante le nostre miserie, paure e peccati. Sì, possiamo abbracciare la croce di ogni giorno (cf.Lc 9,23) per amore, con un sorriso; questa croce che si svela in ciò che è ordinario e quotidiano: la stanchezza nel lavoro, le normali difficoltà nella vita familiare e nelle relazioni sociali, etc.
Solamente se abbracciamo la croce di ogni giorno, negando le nostre preferenze per servire gli altri, riusciremo a identificarci con Cristo, che venne «per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Mc 10,45). Giovanni Paolo II spiegava che «il servizio di Gesù arriva alla Sua pienezza con la morte sulla Croce, cioè con il dono totale di sè stesso». Imitiamo, dunque, Gesù, trasformando costantemente il nostro amore a Lui con atti di servizio a tutte le persone: ricchi o poveri, con grande o poca cultura, giovani o anziani, senza nessuna distinzione. Atti di servizio per avvicinarli a Dio e liberarli dal peccato.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«“Vero Dio” e “Vero Uomo” si fondono armoniosamente nell'unica persona del Signore. Così, come era conveniente per la nostra salvezza, il solo e unico mediatore tra Dio e gli uomini poteva morire e risorgere» (San Leone Magno)
«Se è abitudine dire che ciò che è impuro, con il contatto, contagia ciò che è puro, qui abbiamo il contrario. In questo contatto, la sporcizia del mondo viene veramente annullata, trasformata attraverso il dolore dell'amore infinito.» (Benedetto XVI)
«Mediante la sua obbedienza di amore al Padre, “fino alla morte di croce” (Fil 2,8) Gesù compie la missione espiatrice del Servo sofferente che giustifica molti addossandosi la loro iniquità» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 623)
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