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Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».
Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
«Non mi hai dato l’acqua per i piedi; (...) Tu non mi hai dato un bacio; (...) Tu non hai unto con olio il mio capo»
Fr. Eusebio MARTÍNEZ (Brownsville, Texas, Stati Uniti)Oggi, il Vangelo ci dice che colui che trova Gesù non può farlo con indifferenza. Perché il Rabbì lo invita a condividere il suo cibo per trattarlo dopo scortesemente, senza attenderlo con le mostre di rispetto e di onore abituali?
Luca disegna un netto contrasto tra il fariseo arrogante e incorrotto, che segue tutte le regole, ma non ha la sensibilità per applicare gli atti più elementari di cortesia ad un ospite, e la donna che -avendo una reputazione peccaminosa- riceve tuttavia Gesù con amorevole attenzione (cfr Lc 7,45-46). Non c'è dubbio che lei capisce l'importanza di questa attenzione amorosa, mentre il fariseo manca completamente di questa sensibilità. I farisei evitavano la compagnia dei "peccatori pubblici" e, facendo così, trascuravano di dare loro l'aiuto di cui avevano bisogno per poter trovare la sua guarigione e interezza.
Come esseri umani, è molto difficile amare veramente e perdonare le persone, e cediamo alla tentazione di preoccuparci delle apparenze, per guadagnare la reputazione di una vita virtuosa, mentre continuiamo a coltivare la nostra tendenza a giudicare e non perdonare. Molti dei racconti evangelici ci parlano dell'atteggiamento dei farisei con i pubblicani. Se ora volessimo descrivere ciò che i farisei avrebbero fatto se vivessero nella nostra società attuale, potremmo vedere, per esempio, che sicuramente avrebbero andato a Messa e la seguirebbero correttamente, ma, nel ritorno a casa, non esiterebbero a criticare gli altri negativamente. E 'certamente lodevole partecipare alla Messa e osservare le norme di condotta cristiana, ma tutta quella attenta osservanza non ha valore se non è accompagnato da un genuino spirito di amore e di perdono.
Secondo Benedetto XVI, "Il nuovo culto cristiano abbraccia ogni aspetto dell'esistenza, trasfigurandola (...). In quanto coinvolge la realtà umana del credente nella sua concretezza quotidiana, l'Eucaristia rende possibile, giorno dopo giorno, la progressiva trasfigurazione dell'uomo chiamato per grazia ad essere ad immagine del Figlio di Dio".