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Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via.
Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti. Il Signore si confida con chi lo teme: gli fa conoscere la sua alleanza.
»State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
«Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza (...) di comparire davanti al Figlio dell'uomo»
Rev. D. Antoni CAROL i Hostench (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)Oggi, cominciando un nuovo anno liturgico, ci riproponiamo di rinnovare il nostro entusiasmo e la nostra lotta personale che ha come scopo la santità, propria e di tutti. A questo ci invita la Chiesa stessa, ricordandoci, attraverso il Vangelo di oggi, la necessità di essere costantemente preparati, di essere sempre “innamorati” del Signore: «State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita» (Lc 21,34).
Però notiamo un dettaglio che è importante fra innamorati: questa attitudine di allerta —di preparazione— non può essere intermittente, ma deve essere permanente. Per questo il Signore ci dice: «Vegliate e pregate in ogni momento» (Lc 21,36). In ogni momento! Questa è la giusta dimensione dell’amore. La fedeltà non si basa su un “adesso sì, adesso no”. È pertanto molto importante che l’esercizio della pietà e della nostra formazione spirituale sia fondato su un ritmo abituale (di giorno in giorno, di settimana in settimana). Se solo potessimo vivere ogni giorno della nostra vita come se fosse il primo; se solo ogni mattino, al risveglio, potessimo dire: Oggi sono nato (grazie Dio mio!); oggi ricevo il Battesimo; oggi ricevo la mia Prima Comunione; oggi mi sposo… Per poter perseverare nell’allegria è necessario questo ricominciare, questo rinnovarsi.
In questa vita non possediamo una dimora permanente. Verrà il giorno in cui anche «Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte» (Lc 21,26). Ottimo motivo per perseverare nell’attenzione e nella veglia! Però in questo avvento, la Chiesa aggiunge un altro buon motivo per la nostra gioiosa preparazione: un giorno gli uomini «vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande» (Lc 21,27), però Dio oggi arriva sulla terra con mansuetudine e discrezione; in forma di neonato, al punto che «il Cristo fu avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia» (San Cirillo di Gerusalemme). Solo uno spirito attento scopre in questo bambino la grandezza dell’amore di Dio e della sua salvezza (cf. Sal 84,8).
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Annunciamo non solo la prima venuta di Cristo, ma anche una seconda. . La prima, infatti, fu una manifestazione di patimento, quest'altra invece porta il diadema della regalità divina» (San Cirillo di Gerusalemme)
«L'Avvento è il tempo per preparare i nostri cuori a ricevere il Salvatore, cioè l'unico Giusto e l'unico Giudice che può dare a ciascuno la fortuna che si merita. La salvezza che ci si aspetta da Dio ha anche il sapore dell'amore» (Francesco)
«La venuta del Figlio di Dio sulla terra è un avvenimento di tale portata che Dio lo ha voluto preparare nel corso dei secoli. Riti e sacrifici, figure e simboli della "Prima Alleanza" (Eb 9,15 ), li fa convergere tutti verso Cristo» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 522)