Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e ammirare il suo santuario.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
«Gesù disse loro: Credete che io possa fare questo?. Gli risposero: Sì, o Signore!»
Fray Josep Mª MASSANA i Mola OFM (Barcelona, Spagna)Oggi, in questo primo venerdì dell’Avvento, il Vangelo ci propone tre personaggi: Gesù, al centro della scena, e due ciechi che Gli si avvicinano pieni di fede e con il cuore pieno di speranza. Avevano sentito parlare di Lui, della sua tenerezza verso gli ammalati e del suo potere. Questa traccia lo identifica come il Messia. Chi meglio di Lui potrà farsi responsabile della loro disgrazia?
I due ciechi fianco a fianco tutti e due si dirigono verso Gesù. Insieme realizzano una `preghiera di supplica´ all’Inviato di Dio, al Messia, a Chi chiamano con il titolo di “Figlio di Davide”. Vogliono suscitare con la loro preghiera la compassione di Gesù: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!» (Mt 9,27).
Gesù interpella la loro fede: «Credete che io possa fare questo?» (Mt 9,28). Se essi si sono avvicinati all’Inviato di Dio, è precisamente perché credono in Lui. All’unisono fanno una bella `professione di fede´ al rispondere: «Sì, Signore» (ibidem). E Gesù concede la vista a quelli che vedevano già attraverso la fede. In realtà, credere è vedere con gli occhi del nostro intimo.
Questo tempo di Avvento è l’adeguato anche per noi, per cercare Gesù con un desiderio grande, come quello dei due ciechi, facendo parte di una comunità, facendo parte della Chiesa. Con la Chiesa, proclamiamo nello Spirito Santo: «Vieni,Signore Gesù» (cf Ap 22,17-20). Gesù viene, con il suo potere ad aprire completamente gli occhi del nostro cuore e far sì che possiamo vedere e credere. L’Avvento è un tempo forte di preghiera: tempo per fare preghiera di supplica e soprattutto preghiera di professione di fede. Tempo, quindi, per vedere e per credere.
Ricordiamo le parole del `piccolo principe´: «L’essenziale solo si vede con il cuore».
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Insegnami a cercarti e mostrati a chi ti cerca; poiché non posso andare in cerca a meno che tu non mi insegni, e non posso incontrarti se tu non ti manifesti. Desiderando, ti cercheró; cercando, ti desidereró; amando, ti incontreró e incontrandoti, ti ameró» (San Anselmo)
«Gesú stesso, quando insegnava a pregare, diceva che si faceva come un amico imprudente. Pregare é un pó come importunare a Dio affinché ci ascolti. É attrarre gli occhi, attrarre a noi il cuore di Dio» (Francesco)
«La supplica accorata dei ciechi: ˋFiglio di Davide, abbi pietá di noi!ʹ (Mt 9, 27) o ˋFiglio di Davide, Gesú, abbi pietá di me!ʹ (Mc 10, 48) é stata ripresa nella tradizione della Preghiera a Gesú: ˋGesú, Cristo, Figlio di Dio, Signore, abbi pietá di me, peccatore!ʹ. Si tratti di guarire malattie o di rimettere i peccati, alla preghiera che implora con fede Gesú risponde sempre: ˋVa in pace, la tua fede ti ha salvato!ʹ» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n° 2.616)