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Contemplare il Vangelo di oggi

Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)

2a Domenica (A) del Tempo di Avvento
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Prima Lettura (Is 11,1-10): In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà. La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare. In quel giorno avverrà che la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli. Le nazioni la cercheranno con ansia. La sua dimora sarà gloriosa.
Salmo Responsoriale: 71
R/. Vieni, Signore, re di giustizia e di pace.
O Dio, affida al re il tuo diritto, al figlio di re la tua giustizia; egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia e i tuoi poveri secondo il diritto.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto e abbondi la pace, finché non si spenga la luna. E dòmini da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra.

Perché egli libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto. Abbia pietà del debole e del misero e salvi la vita dei miseri.

Il suo nome duri in eterno, davanti al sole germogli il suo nome. In lui siano benedette tutte le stirpi della terra e tutte le genti lo dicano beato.
Seconda Lettura (Rom 15,4-9): Fratelli, tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché, in virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle Scritture, teniamo viva la speranza.
E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti, sull’esempio di Cristo Gesù, perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo. Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi, per la gloria di Dio. Dico infatti che Cristo è diventato servitore dei circoncisi per mostrare la fedeltà di Dio nel compiere le promesse dei padri; le genti invece glorificano Dio per la sua misericordia, come sta scritto: «Per questo ti loderò fra le genti e canterò inni al tuo nome».
Versetto prima del Vangelo (Lc 3,4.6): Alleluia, alleluia. Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! Alleluia.
Testo del Vangelo (Mt 3,1-12): In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!». E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.

Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

«Fate (...) un frutto degno della conversione»

Pbro. Walter Hugo PERELLÓ (Rafaela, Argentina)

Oggi, il Vangelo di san Matteo ci presenta Giovanni il Battista invitandoci alla conversione: «Convertitevi, perchè il regno dei cieli è vicino!».

A lui accorrevano molte persone volendo essere battezzate e «confessando i propri peccati» (Mt 3,6). Ma, tra tanta gente, Giovanni fissa lo sguardo verso qualcuno in particolare: i farisei, i sadducei, così bisognosi di conversione come ostinati nel negare tale bisogno. A loro vanno dirette le parole del Battista: «Fate un frutto degno della conversione» (Mt 3,8).

Giacchè abbiamo cominciato il tempo d’Avvento, tempo di gioiosa attesa, ci troviamo con l’esortazione di Giovanni, che ci fa capire che quest’attesa non s’identifica con il “quietismo”, nè si rishia di pensare che`siamo già salvi per il solo fatto di essere cristiani´. Quest’attesa è la ricerca dinamica della misericordia di Dio, è una conversione cordiale, è la ricerca della presenza del Signore che venne, viene e verrà.

Il tempo d’Avvento, insomma, è «conversione che passa dal cuore alle opere e, conseguentemente, alla vita tutta del cristiano» (San Giovanni Paolo II).

Approfittiamo, fratelli, questo tempo opportuno che ci regala il Signore per rinnovare la nostra scelta per Cristo, togliendo dal nostro cuore e dalla nostra vita tutto quello che non ci permetta di riceverlo degnamente. La voce del Battista continua a risuonare nel deserto dei nostri giorni: «Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri» (Mt 3,3).

Come Giovanni fu per quei tempi questa «voce che invoca nel deserto», così pure i cristiani sono invitati dal Signore ad essere voci che gridano agli uomini l’anelo dell’attesa vigiliante:«Prepariamo i cammini, si avvicina già il Salvatore; usciamo, pellegrini, all’ incontro del Signore. Vieni, o Signore, a liberarci, vieni a redimere il tuo popolo; purifica le nostre vite e non tardare a venire» (Inno d’Avvento della liturgia delle Ore).

Pensieri per il Vangelo di oggi

  • «Se, chiamati da Cristo, vi confessate, i muri saranno abbattuti, le catene saranno sciolte, anche se il fetore della corruzione corporale è molto forte» (Sant'Ambrogio di Milano)

  • «Il Battista predica la giusta fede e le buone opere, affinché la potenza della grazia penetri, la luce della verità risplenda, i sentieri verso Dio siano resi diritti. Il precursore di Gesù è come una stella che precede il sorgere del Sole, di Cristo» (Benedetto XVI)

  • «San Giovanni Battista, "profeta dell'Altissimo" (Lc 1,76), supera tutti i profeti, di cui è l'ultimo, e inaugura il Vangelo. Dal grembo di sua madre saluta la venuta di Cristo e trova la sua gioia nell'essere "l'amico dello sposo" (Gv 3,29) che egli indica come "l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo" (Gv 1,29) (...)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 523)