Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Egli pronunciò il suo poema e disse: «Oracolo di Balaam, figlio di Beor, oracolo dell’uomo dall’occhio penetrante, oracolo di chi ode le parole di Dio e conosce la scienza dell’Altissimo, di chi vede la visione dell’Onnipotente, cade e gli è tolto il velo dagli occhi. Io lo vedo, ma non ora, io lo contemplo, ma non da vicino: una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele».
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore che è da sempre. Ricòrdati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore.
Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via.
«Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?»
Rev. D. Melcior QUEROL i Solà (Ribes de Freser, Girona, Spagna)Oggi, il Vangelo ci invita a contemplare due aspetti della personalità di Gesù: l’astuzia e l’autorità. Osserviamo, prima, l’astuzia: Lui conosce perfettamente il cuore dell’uomo, conosce l’essenza di ogni uomo che gli si avvicina. E, quando i sommi sacerdoti e gli anziani del luogo si dirigono a Lui per chiedergli con malizia, «Con quale autorità fai questo?» (Mt 21,23), Gesù che conosce la loro falsità, gli risponde con un’altra domanda: «Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?» (Mt 21,25). Essi non sanno cosa rispondere, visto che se rispondevano che veniva da Dio, sarebbero entrati in contraddizione con loro stessi, perché non gli avevano creduto, e se rispondevano che veniva dagli uomini si contrariavano la gente, che lo riteneva un profeta. Si trovano in un vicolo cieco. Astutamente Gesù con una semplice domanda, ha denunciato la loro ipocrisia; ha dato loro la verità. E la verità è sempre scomoda, ti fa tremare.
Anche noi siamo chiamati ad avere l’astuzia di Gesù, per far tremare la menzogna. Molte volte i figli delle tenebre usano la loro astuzia per ottenere più soldi, più potere, più prestigio; invece i figli della luce sembra che abbiamo l’astuzia e l’immaginazione un po’ assopita. Così come un uomo di mondo usa la sua immaginazione al servizio dei suoi interessi, i cristiani dobbiamo impiegare i nostri talenti al servizio di Dio e del Vangelo. Per esempio: quando ci troviamo di fronte a una persona che parla male della Chiesa (cosa che succede frequentemente), come sappiamo rispondere astutamente a una critica negativa? O in un ambiente di lavoro con un collega che vive solamente per se stesso e “non gli interessa nulla”, con quale stratagemma sapremmo restituire il male con il bene? Se lo amiamo, come Gesù, la nostra presenza gli sarà molto “scomoda”.
Gesù si valeva della sua autorità grazie alla profonda conoscenza che aveva delle persone e delle situazioni. Anche noi siamo chiamati ad avere questa autorità. È un dono che ci viene dall’alto. Quanto più ci sforziamo a mettere le cose al loro posto –le piccole cose di ogni giorno-, sapremo orientare meglio le persone e le situazioni, grazie alle ispirazioni dello Spirito Santo.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«I principi dei sacerdoti e degli scribi temevano al popolo, alla verità: la prova della fuga è il timore del cuore» (Sant’Agostino)
«Non condannare mai! Se tu hai voglia di condannare, condanna te stesso. Chiedo al Signore grazia affinché il nostro cuore sia luminoso con la Verità, grande con la gente, misericordioso» (Francesco)
«In lui, è la Parola stessa di Dio, risuonata sul Sinai per dare a Mosè la Legge scritta, a farsi di nuovo sentire sul monte delle beatitudini. Questa Parola non abolisce la Legge, ma la porta a compimento dandone in maniera divina l’interpretazione definitiva (...)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 581)