Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani. Ecco, io invierò il profeta Elìa prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri, perché io, venendo, non colpisca la terra con lo sterminio».
Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via.
Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti. Il Signore si confida con chi lo teme: gli fa conoscere la sua alleanza.
«Che sarà mai questo bambino?. E davvero la mano del Signore era con lui»
Rev. D. Miquel MASATS i Roca (Girona, Spagna)Oggi, nella prima lettura leggiamo: «Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me» (Mal 3,1). La profezia di Malachia si compie in Giovanni Battista. È lui uno dei personaggi principali della liturgia di Avvento, che invita a prepararci con la preghiera e la penitenza per la venuta del Signore. Così come recita la preghiera di colletta della messa di oggi: «è ormai davanti a noi il Natale del tuo Figlio: ci soccorra nella nostra indegnità il Verbo che si è fatto uomo nel seno della Vergine Maria e si è degnato di abitare fra noi».
La nascita del Precursore ci parla della prossimità del Natale. Il Signore è vicino, prepariamoci! Interrogato dai sacerdoti venuti da Gerusalemme su chi egli fosse, rispose: «Io sono la voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore’» (Gv 1,23).
«Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me» (Ap 3,20), si legge nell’antifona della Comunione. Dobbiamo fare un esame per vedere come ci stiamo preparando per ricevere Gesù il giorno di Natale: Dio vuole nascere soprattutto nei nostri cuori.
La vita del Precursore ci insegna la virtù di cui abbiamo bisogno per ricevere bene Gesù; fondamentalmente è l’umiltà del cuore. Egli si riconosce strumento di Dio per compiere la sua vocazione, la sua missione. Come dice sant’Ambrogio: «Non ti gloriare di essere chiamato figlio di Dio –riconosciamo la grazia senza dimenticare la nostra natura-; non ti inorgoglire se hai servito bene, perché hai solo fatto quello che si doveva fare. Il sole fa il suo lavoro, la luna obbedisce; gli angeli compiono la loro missione. Lo strumento scelto dal Signore per i gentili dice: ‘Io sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio’ (1Cor 15,9)».
Cerchiamo solo la gloria di Dio. La virtù dell’umiltà ci disporrà a prepararci come si deve alle feste che si avvicinano.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Elisabetta avvertì la vicinanza di Maria, Giovanni quella del Signore; la donna udì il saluto della donna, il figlio sentì la presenza del Figlio; le donne proclamano la grazia, i figli ottengono che le loro madri godano di questo dono» (Sant’ Ambrogio)
«Giovanni annuncerà Qualcuno di più grande che doveva venire dopo di lui. È stato inviato proprio per preparare ilcammino a questo misterioso Altro; tutta la sua missione è orientata a Lui. Annunciava qualcosa di veramente grande» (Benedetto XVI)
« Giovanni è « più che un profeta ». In lui lo Spirito Santo termina di « parlare per mezzo dei profeti ». Giovanni chiude il ciclo dei profeti inaugurato da Elia. Egli annunzia che la consolazione di Israele è prossima; è la « voce » del Consolatore che viene. Come farà lo Spirito di verità, egli viene « come testimone per rendere testimonianza alla Luce » (Gv 1,7). In Giovanni, lo Spirito compie così le « indagini dei profeti » e il « desiderio » degli angeli» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 719)