Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
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Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Gioiscano i cieli, esulti la terra, risuoni il mare e quanto racchiude; sia in festa la campagna e quanto contiene, acclamino tutti gli alberi della foresta.
Davanti al Signore che viene: sì, egli viene a giudicare la terra; giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
«E il Verbo si fece carne»
Rev. D. David COMPTE i Verdaguer (Manlleu, Barcelona, Spagna)Oggi, è l’ultimo giorno dell’anno. Frequentemente una mescolanza di sentimenti –incluso contraddittori- sussurrano nei nostri cuori in questa data. E’ come una specie di rassegna, dei differenti momenti vissuti e di quelli che avremmo voluto vivere, che si facessero presenti nella nostra memoria. Il Vangelo di oggi può aiutarci a decantarli per poter cominciare il nuovo anno con rinnovato slancio.
«Il Verbo era Dio (...) Tutto è stato fatto per mezzo di lui» (Gv 1,1.3). Al momento di fare il bilancio dell’anno, bisogna tener presente che ogni giorno vissuto è stato un dono ricevuto. Perciò, qualunque profitto ne abbiamo tratto, oggi dobbiamo dimostrare la nostra riconoscenza per ogni minuto dell’anno trascorso.
Ma il dono della vita non è completo. Restiamo bisognosi. Perciò il Vangelo di oggi apporta una parola speciale: «accogliere». «E il Verbo si fece carne» (Gv 1,14). Accogliere lo stesso Dio! Dio, facendosi uomo, si mette alla portata di ognuno di noi. “Accogliere” significa aprirGli le nostre porte, permetterGli di entrare nelle nostre vite, nei nostri progetti, in quelle azioni che colmano i nostri giorni. Fino a che punto abbiamo accolto Dio e Gli abbiamo permesso di entrare in noi?
«Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo» (Gv 1,9). Accogliere Gesù vuol dire lasciarsi questionare per Lui. Permettere che i suoi criteri illuminino sia i nostri pensieri più intimi, sia le nostre attività sociali e lavorative. Che le nostre attuazioni concordino con le Sue!
«La vita era la luce» (Gv 1,4). Ma la fede è qualcosa di più che dei criteri. E’ la nostra vita innestata nella Vita. Non è solo sforzo –che lo è-. E’ soprattutto dono e grazia. Vita ricevuta nel seno della Chiesa, specialmente per mezzo dei sacramenti. Che posto occupano nella mia vita cristiana?
«A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio» (Gv 1,12). Tutto un progetto appassionante per l’anno che stiamo per cominciare!
Pensieri per il Vangelo di oggi
«In ogni cosa dobbiamo procedere non secondo la nostra volontà, né secondo i nostri sentimenti, ma secondo le vie che il Signore stesso ci ha fatto conoscere nelle Sacre Scritture» (Sant'Ippolito)
«Alla fine di quest'anno, mentre rendiamo grazie e chiediamo perdono, ci farà bene chiedere la grazia di camminare rettamente nella libertà» (Francesco)
«Gesù ha rivelato che Dio è "Padre" in un senso nuovo: non è solo Padre come creatore; è eternamente Padre in relazione al suo unico Figlio. Per questo gli apostoli confessano Gesù come 'il Verbo che in principio era con Dio ed era Dio' (Gv 1,1)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 240-241)