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Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri».
Costruisci sulle acque le tue alte dimore, fai delle nubi il tuo carro, cammini sulle ali del vento,
fai dei venti i tuoi messaggeri e dei fulmini i tuoi ministri.
Quante sono le tue opere, Signore! Le hai fatte tutte con saggezza; la terra è piena delle tue creature. Ecco il mare spazioso e vasto: là rettili e pesci senza numero, animali piccoli e grandi.
Tutti da te aspettano che tu dia loro cibo a tempo opportuno. Tu lo provvedi, essi lo raccolgono; apri la tua mano, si saziano di beni.
Nascondi il tuo volto: li assale il terrore; togli loro il respiro: muoiono, e ritornano nella loro polvere. Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra.
Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo, che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, affinché, giustificati per la sua grazia, diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
«Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento»
Rev. D. Joan BUSQUETS i Masana (Sabadell, Barcelona, Spagna)Oggi contempliamo Gesù già adulto. Il bambino del Presepio si fa uomo completo, maturo e rispettabile, e arriva il momento nel quale deve lavorare nell’opera che il Padre le ha confidato. È così come lo troviamo nel Giordano nel momento di iniziare questo lavoro: uno in più nella fila di quei contemporanei suoi che andavano ad ascoltare Giovanni e a chiedergli il bagno del battesimo, come segno di purificazione e rinnovazione interiore.
Lì, Gesù è scoperto e segnalato per Dio: «stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento» (Lc 3,21-22). È la fase preparatoria del gran cammino che è disposto a intraprendere e che lo porterà fino alla Croce. Ê il primo atto della sua vita pubblica, la sua investitura come Messia.
È anche il preludio del suo modo di fare: non agirà con violenza, ne con gridi e asprezze, ma con silenzio e soavità. Non taglierà la canna spaccata, ma l’aiuterà a mantenersi forte. Aprirà gli occhi ai ciechi e libererà i prigionieri. I segni messianici che descriveva Isaia, si compieranno in Lui. Noi siamo i beneficiari di tutte queste cose perché, come leggiamo oggi nella carta di san Paolo: «Egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi abbondantemente (...) perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna» (Tit 3,5-7).
La festa del battesimo di Gesù deve aiutarci a ricordare il nostro proprio Battesimo e gli impegni assunti per noi dai nostri genitori e padrini al presentarci nella Chiesa per farci discepoli di Gesù: «Il Battesimo ci ha liberato da tutti i mali, che sono i peccati, però con la grazia di Dio dobbiamo compiere tutto il bene» (San Cesareo di Arles).
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Riconosci, cristiano, la tua dignità e, reso partecipe della natura divina, non voler tornare con un comportamento indegno alle antiche nefandezze… ¡Ricorda che il prezzo pagato per il tuo riscatto è il sangue di Cristo!» (San Leone Magno)
«Nel Battesimo siamo consacrati dallo Spirito Santo. La parola "cristiano" significa questo: consacrati come Gesù, nello stesso Spirito. Se vuoi che i tuoi figli diventino autentici cristiani, aiutali a crescere nel calore dell'amore di Dio, alla luce della sua Parola» (Francesco)
«Con il Battesimo, il cristiano è sacramentalmente assimilato a Gesù, il quale con il suo battesimo anticipa la sua morte e la sua risurrezione: (il battezzato) deve entrare in questo mistero di umile abbassamento e pentimento, discendere nell'acqua con Gesù, per risalire con lui, rinascere dall'acqua e dallo Spirito per diventare, nel Figlio, figlio amato dal Padre e ‘camminare in una vita nuova’ (Rm 6,4) (…)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 537)