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Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
»Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
«Voi siete la luce del mondo»
Rev. D. Antoni CAROL i Hostench (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)Oggi eleviamo la nostra anima in adorazione a Colui che è la fonte della sapienza. Sì, vogliamo ringraziare per i saggi che Egli ha ispirato per la maturazione della nostra fede. Oggi celebriamo uno di quei fari dell'antichità: San Ilario di Poitiers, vescovo, noto come "l'Atanasio d'Occidente". Come recita l'inno "Aeterne Sol", «questo beato uomo, uno in più nel coro dei Dottori, si distingue per la chiarezza della sua dottrina».
San Ilario si distingue per la difesa e l'affermazione della divinità del nostro Signore Gesù Cristo, in ferma opposizione agli ariani che negavano questa verità di fede. Questione fondamentale, perché se Cristo non è Dio, allora a che cosa serve il suo sacrificio sulla Croce? Se non è Dio, cosa riceviamo nell'Eucaristia? Se non è Dio, chi mi garantisce la risurrezione? Insomma, se Gesù non è Dio - pienamente e veramente - allora la nostra fede è vana e restiamo ancora nel nostro peccato, come direbbe San Paolo (cfr. 1Cor 15,17).
L'argomento non era facile in quel tempo di controversia teologico-trinitaria. Certamente, la generazione apostolica aveva interiorizzato per sempre il comando del Signore di andare in tutto il mondo, battezzando le persone nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo (cfr. Mt 28,19). Ma era tutt'altra cosa approfondire - senza diluire - il mistero della Santissima Trinità, per formulare come lo recitiamo nelle feste (Credo di Nicea-Costantinopoli).
San Ilario è un fine precursore del nostro Credo: «Tu, Dio eterno, sei il Padre dell'unico Dio eterno generato; tu sei l'unico non generato, e il Signore Gesù Cristo è l'unico generato da te dall'eternità, senza negare, per questo, l'unicità divina, né smettere di proclamare che il Figlio è stato generato da te; tu sei un solo Dio, confessando, al tempo stesso, che Colui che è nato da te, Padre, Dio vero, è anche Dio vero come te» (dal "Trattato sulla Trinità").
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