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Contemplare il Vangelo di oggi

Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)

17 Settembre: Sant’Ildegarda di Bingen, vergine e dottore della Chiesa (1098-1179)
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Testo del Vangelo (Mt 25,1-13): In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade.

»E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. Ora, mentre quelle andavano per comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

« Ecco lo sposo, andategli incontro!»

Rev. D. Ricard CASADESÚS i Castro (La Garriga, Barcelona, Spagna)

Oggi, ricordando Santa Ildegarda di Bingen, leggiamo la parabola delle dieci vergini (Mt 25,1-13), che rappresenta un buon ritratto di questa santa e, allo stesso tempo, un annuncio escatologico della seconda venuta di Cristo.

Gesù ci dice che dobbiamo essere sempre pronti, ciascuno con la propria lampada accesa, e con l'olio necessario affinché non si spenga. La lampada accesa è l'immagine della fede personale in Gesù Cristo morto e risorto, simboleggiata il giorno del battesimo dal cero acceso dai nostri padrini al cero pasquale, che rappresenta la fede della Chiesa. Ora siamo noi che dobbiamo mantenere accesa la fiamma della nostra fede, affinché, quando il Signore arriverà, ci riconosca per la nostra fede e possiamo entrare al banchetto celeste. Per questo, Papa Francesco ci esorta a non dimenticare il giorno del battesimo e a celebrarne l'anniversario, così come facciamo con la nascita.

D'altra parte, la parabola chiarisce che tipo di vergine fosse Santa Ildegarda: «Cinque di esse erano... sagge». In effetti, Santa Ildegarda è stata una di quelle vergini che, udendo il grido «Ecco lo sposo! Uscitegli incontro!», non esitò a essere pronta in ogni momento per ricevere il Signore. Per questo la Chiesa l'ha proclamata santa, poiché «quelle che erano pronte entrarono con lui al banchetto di nozze».

Questa monaca benedettina tedesca del XII secolo, con la sua grande intelligenza e cultura, non solo riuscì a mantenere sempre accesa la fiamma della fede, ma si trasformò in una lampada che illuminò, come badessa, le sue consorelle. Dopo 900 anni, continua ad essere oggi un faro di conoscenza. Per questo, Papa Benedetto XVI l'ha proclamata “dottore della Chiesa” nel 2012.

In vita, Santa Ildegarda fu gratificata con visioni spirituali ed esperienze mistiche, che scrisse nella sua opera “Scivias”, come questa: «Nella creazione di tutte le cose ho introdotto il mio Alito in modo tale che nessun essere della creazione sia effimero nella sua specie, perché Io sono la vita. Sono vita integra e perfetta».