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Contemplare il Vangelo di oggi

Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)

1 ottobre: Santa Teresa di Gesù Bambino, Vergine e Dottore della Chiesa
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Testo del Vangelo (Mt 18,1-5): In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?». Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me».

«Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli»

Rev. D. Antoni CAROL i Hostench (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)

Oggi, si celebra la santa (1873-1897) che potremmo qualificare come "campiona" della "piccolezza" spirituale. Il fatto è che ha meritato per questo il titolo -non frequente- di "Dottoressa della Chiesa". Sulla "infanzia spirituale" è sorta un'intera teologia spirituale, fresca, rinnovatrice...

Paradossalmente, «la grandezza di Dio sta nel fatto che Egli è capace di farsi piccolo» (Benedetto XVI). Quindi, potremmo dire che la discrezione, la semplicità, l'umiltà ... fanno parte del DNA Divino: «Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 18,3). La santa dottoressa di oggi è entrata nel Carmelo ancora molto giovane (aveva quindici anni) ed è entrata nel "Carmelo eterno" quando aveva ventiquattro. Così piccola e così grande! Che paradosso agli occhi umani! Ma non è così dal punto di vista dell'amore. Se vuoi amare, se vuoi servire, fatti piccolo, molto piccolo, come il bambino Gesù nella mangiatoia, come Gesù Cristo sulla Croce.

Teresa fece il percorso dell'infanzia: "Io sono un'anima minuscola che soltanto può offrire piccolezze a nostro Signore». E perché si è così considerata, "minuscola", affidava la sua crescita ai mezzi spirituali. Lei ha detto con fermezza: «Ah, preghiera e sacrificio formano tutta la mia forza, sono le armi invincibili che Gesù mi ha date». In parallelo e di conseguenza si sosteneva nella direzione spirituale -non si fidava di se stessa- e amava l'obbedienza ai superiori.

«Chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli» (Mt 18,4). Un vero e proprio contrasto con l'aria di autosufficienza della modernità! Forse per questo motivo, Santa Teresa è “Dottoressa”. Lei di certo sapeva della vita. Una vita che dove portare frutto a Dio: «Non è per restare nel ciborio d’oro che Egli discende ogni giorno dal Cielo, ma per trovare un altro Cielo che gli è infinitamente più caro del primo: il Cielo della nostra anima».